Giovedì, 20 Novembre 2025 Abruzzo

Debiti fuori bilancio per 2 milioni di euro per pagare il Giro d'Abruzzo

No dei Dirigenti regionali mentre in aula va in scena lo scontro Paolucci-Sospiri

Maretta ieri in Consiglio regionale allorché in aula è arrivato un emendamento a firma del capogruppo di Forza Italia, Emiliano Di Matteo, in cui si riconosce un debito fuori bilancio di ben 2.061.000 euro a favore di Rcs Sport, società filiazione della Gazzetta dell0 Sport, per l’organizzazione dell’edizione di quest’anno del Giro d’Abruzzo, gara ciclistica da 616 chilometri che si è svolta ad aprile con partenza da Scerni, in provincia di Chieti, e arrivo a Isola del Gran Sasso, in provincia di Teramo.

Un debito “dimenticato”, ammesso all’ordine del giorno dal presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, di Forza Italia, che però si è scoperto, ha ricevuto il parere contrario dell’Ufficio legislativo del Consiglio regionale, presieduto da Francesca Di Muro, perché mancava in allegato l’istruttoria. Del parere negativo se ne era parlato anche nella conferenza dei capigruppo prima della seduta del Consiglio, con l’ipotesi che dunque l’emendamento non sarebbe stato inserito all’ordine del giorno.

L’istruttoria mancante doveva essere a carico del Servizio Politiche turistiche e sportive del Dipartimento Presidenza, di cui è responsabile la dirigente Patrizia Radicci.

L’affidamento a Rcs sport è avvenuto con procedura negoziata in affidamento diretto, sulla piattaforma Giada, delegata dalla Regione Abruzzo ad Areacom, l’Agenzia regionale per la committenza.  L’affidamento è avvenuto però solo dopo l’evento, con una determina del 28 maggio, a firma del direttore generale Donato Cavallo, per 1.690.000, oltre ad Iva e oneri per la sicurezza.

Un pastrocchio  di cui non è chiara la genesi, passo dopo passo, che si potrebbe ipotizzare che questo abbia portato i dirigenti a non firmare gli atti, con la Spada di Damocle della Corte dei Conti.

L’assenza dell’istruttoria ha provocato in aula lo stupore e le veementi proteste del capogruppo del Partito democratico, Silvio Paolucci, ma Sospiri ha tagliato corto, spiegando che “chi ha lavorato merita di essere pagato” e che, parere favorevole o contrario, “la decisione è politica, perché è necessario saldare le pendenze economiche che sono state contratte con lo svolgimento del Giro d’Abruzzo”. Puntando anzi il dito contro la burocrazia regionale: “qualche dirigente di quel settore verrà convocato dalla commissione di Vigilanza, spero, e il presidente Sandro Mariani gli chiederà come gli può sfuggire di impegnare i fondi per il Giro d’Abruzzo. Non è la prima volta. E vi invito a convocare la giunta per il regolamento”.

Paolucci ha. dunque ribattuto, “i debiti vanno onrati certo, ma rispettando le norme che ci siamo dati sulla qualità della legislazione, che prevedono che per ciascun debito fuori bilancio occorre una rigorosa istruttoria, che in questo caso manca, c’è solo un foglietto con una cifra, e dunque mi pare ovvio che gli uffici abbiano espresso parere contrario”.

Del resto ha incalzato Paolucci, “voi avete abituati ad esempio a contratti capestro come quello per il ritiro estivo del Napoli calcio, da 15 milioni di euro senza alcuna legge autorizzatoria, tanto è vero che anche in quel caso fate ricorso a debiti fuori bilancio”.

Ha dunque raccolto il guanto di sfida di Sospiri: “certo che il caso arriverà in commissione Vigilanza, e ci sarà da divertirsi, chiamando tutti gli uffici che hanno espresso un parere negativo applicando, lo ripeto, la legge”.

L’emendamento di Di Matteo, prevede che il debito deve essere coperto attingendo alla missione 7 del bilancio, al capitolo “Abruzzo Sport e Salute”, e ci sono poi nell’emendamento altri 222.149 euro per coprire debiti fuori bilancio a favore questa volta di operatori del benessere, dell’estetica e dell’acconciatura per corsi di formazione professionale svolti, ovvero Accademia formazione professionale Exelsior di Pescara (88.207 euro), Pd formazione & Servizi di Roseti degli Abruzzi (83.806 euro) e Sgi Soc- coop. di Avezzano (50.135 euro), attingendo questa volta dalla dalla missione 15 del bilancio, al capitolo sulla istruzione e formazione professionale.