Mercoledì, 19 Novembre 2025 Chieti

Sotto attacco la centrale unica del 118 Chieti-Pescara

M5S, “La Giunta Marsilio ha costruito una scatola vuota, basta alibi”

 “Di unico è rimasto soltanto il nome, e ogni giorno diventa più evidente il fallimento di una proposta che, ad oggi, è stata puntualmente disattesa”.

Così, in una nota, Francesco Taglieri, capogruppo M5S in Consiglio regionale, torna ad attaccare senza giri di parole la Giunta Marsilio e l’assessore alla Sanità Nicoletta Verì.

“Quella che chiamano Centrale Unica 118 – denuncia – è un fantasma: sulla carta unificata, nella realtà divisa in due strutture, due modelli, due catene di comando che procedono ognuna per conto proprio. Hanno raccontato un progetto che non esiste, smentito dalle loro stesse azioni”.

Taglieri punta il dito contro “la recente inaugurazione della nuova rete 118 a Pescara, celebrata in pompa magna: altro che integrazione, è la dimostrazione plastica che la tanto sbandierata ‘unità’ sia invece solo propaganda. Da mesi chiedo quale sia la visione politica della Regione sull’emergenza-urgenza ma ricevo solo silenzi, imbarazzo e arrampicate sugli specchi. Questo centrodestra continua a dividere ciò che avrebbe dovuto unire, mettendo in difficoltà gli operatori di un servizio essenziale per i cittadini”.

Il capogruppo M5S denuncia poi il nodo economico: “Hanno affittato una struttura per 1,6 milioni di euro in vent’anni, rimasta vuota per anni e resa funzionale solo dopo ulteriori spese. A chi ha giovato questa scelta? Ai cittadini o alla propaganda della destra di Marsilio e Verì? Sicuramente a SAGA che, al tempo della chiusura del contratto, era in pesante difficoltà economica”.

L’interpellanza evidenzia come “la ASL di Pescara abbia mantenuto un modello totalmente autonomo, inaugurato lo scorso 1° novembre, con più personale, nuove tecnologie e 11 ambulanze di ultima generazione”.

“Un modello solo pescarese – spiega Taglieri – mentre Chieti procede per la sua strada e da mesi cerca di nominare un nuovo Direttore per la sola ASL2. Questa non è riorganizzazione ma caos istituzionale, duplicazione dei costi, spreco di denaro pubblico. Una centrale operativa non è un call center come immagina la Verì, ma è il cuore pulsante che cura l’aspetto logistico e territoriale dell’emergenza urgenza del territorio”.

Il capogruppo si rivolge direttamente all’assessore Verì: “Basta scaricare sempre la colpa su chi c’era prima, è una scusa stucchevole, prevedibile e che dopo sette anni di governo non può essere più un alibi. Se davvero vuole garantire un servizio all’altezza, oggi si assuma le responsabilità politica e amministrativa delle sue scelte e ridia agli operatori percorsi chiari, ordinati, condivisi. Le province di Chieti e Pescara non possono permettersi un’emergenza-urgenza allo sbando”.

“La verità è che propaganda, tagli di nastri e inaugurazioni in pompa magna non possono più mascherare l’incapacità politica di chi governa. Si tratta di un grande bluff, di fumo agli occhi degli abruzzesi. Dietro gli annunci si nascondono un sistema che arretra, servizi sanitari che si impoveriscono e cittadini lasciati senza tutele. È tempo che la Regione abbandoni la retorica dell’autocompiacimento e torni ad occuparsi, con serietà e responsabilità, delle reali necessità dei cittadini abruzzesi”, conclude.