Mercoledì, 13 Ottobre 2010 Abruzzo

Tentata rapina in un istituto di credito: tre arresti

Sono tutti di Cerignola giunti in "trasferta" in Abruzzo

I tre arrestati sono Matteo Americo di 24 anni, Gerardo Seccia di 26 e Giuseppe Americo di 19, tutti originari e residenti in Cerignola (Foggia). I primi due hanno numerosi precedenti penali specifici. Erano da poco passate le 13 di ieri quando una pattuglia del Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Giulianova, agli ordini del luogotenente Antonio Longo, ha sventato una rapina ai danni della Banca Unicredit di Roseto degli Abruzzi (Teramo). La pattuglia stava rientrando a Giulianova quando, transitando davanti all'istituto di credito, ha notato un uomo con indosso una parrucca che stava per entrare in banca, mentre un altro complice stava scendendo da una Fiat Punto indossando un passamontagna. All'interno dell'autovettura i militari hanno visto un terzo complice che faceva da palo. E' stato quest'ultimo a notare l'auto dei carabinieri invertire la marcia ed ha, cosi', allertato i complici. I tre rapinatori sono immediatamente saliti in auto e sono fuggiti. Ne e' nato un inseguimento, nell'ora di punta, per le vie trafficate di Roseto degli Abruzzi, conclusosi con la cattura della gang pugliese. Il terzetto criminale, non essendo del luogo, ha infatti imboccato una strada chiusa per lavori in corso e qui e' stato arrestato. Durante la fuga i malviventi avevano lanciato dai finestrini due passamontagna, recuperati dai militari grazie alla collaborazione della popolazione mentre, nel corso della perquisizione, sono stati trovati 2 taglierini,1 parrucca da donna, guanti in lattice e 2 protesi in gesso da indossare alla mano con tanto di stecca metallica. Proprio quest'ultimo "ferro del mestiere" aveva una funzione particolare: serviva ad eludere il metal detector della banca cosi' da ingannare il cassiere per farsi aprire la porta. In realta' dentro la finta gessatura era nascosto il taglierino utilizzato per minacciare il bancario. Altro aspetto curioso e' che i tre indossavano diversi capi di abbigliamento, uno sopra all'altro: due paia di pantaloni e piu' di una maglia, in modo da potersi cambiare in pochi istanti ed eludere le ricerche successive alla rapina. I tre, accompagnati in caserma con l'accusa di concorso in tentata rapina e porto abusivo di armi bianche, hanno fornito versioni discordanti tra le quali quella di trovarsi a Roseto per acquistare un camion.
La Fiat Punto era intestata al fratello di uno dei tre che sapeva del piano criminoso. Secondo gli inquirenti (che stanno cercando di capire se la gang pugliese possa essere la stessa che ha messo a segno diverse rapine nel Teramano la scorsa estate), l'intestatario del veicolo avrebbe presentato denuncia di furto solo se la rapina fosse andata a buon fine. Un ingegnoso stratagemma per non far cadere su di lui il sospetto di complicita', uscendone cosi' apparentemente pulito.