Mercoledì, 26 Febbraio 2025 Chieti

ASL CHIETI: SCHAEL CACCIA ACETO DA COMMISSIONE PARITETICA

L'IRA DEI RAPPRESENTANTI POLITICI DELLA LEGA

 Questa mattina il gruppo consiliare della Lega, costituito da Mario Colantonio, Fabrizio Di Stefano e Emma Letta e senza la presenza del dottor Liberato Aceto,consigliere comunale e direttore del Dipartimento Chirurgico dell’azienda, ha tenuto una conferenza stampa per denunciare gli “assurdi provvedimenti” assunti dal direttore generale uscente della Asl Thomas Schael, che da inizio marzo andrà a ricoprire l’incarico della Città della salute di Torino.

E’ accaduto infatti che Aceto è stato rimosso dalla commissione paritetica di cui faceva parte quale rappresentante della Asl, per aver, si legge nella delibera di Schael “in più occasioni (da ultimo a mezzo stampa in data 21 febbraio) manifestato pubblicamente in qualità consigliere del Comune di Chieti, posizioni in evidente distonia e in netto contrasto rispetto a quanto definito dai competenti organismi aziendali chiamati ad esprimersi, in particolare, in ordine alla cessione dell’immobile “Ex Ospedale S. Camillo di Chieti” in favore del Ministero di Grazia e Giustizia e dei lavori PNC – Missione 6 component 2 ‘adeguamento – miglioramento sismico dei Corpi A,B,C e nodi A-B e B-C del P.O. del SS. Annunziata di Chieti'”.

Questo dunque in durissimo commento dei leghisti.

“Siamo all’assurdo: il direttore generale pensa che sia sua facoltà poter incidere e decidere al posto di qualsiasi dipendente dell’Asl che è chiamato a guidare pro tempore. Il direttore generale crede pertanto che, avendolo nominato in una commissione della Asl, possa egli disporre anche della libertà di scelta che un consigliere comunale deve avere nell’atto del suo mandato. È così che intende la libertà di opinione? E così che pensa di poter gestire tutti i suoi dipendenti ? Riteniamo assurda questa scelta: il manager conclude in bruttezza un mandato per il quale non si è certo distinto per scelte positive per la nostra azienda sanitaria. Ma del resto, se solo vogliamo andare a curiosare su Internet, vediamo che nelle altre sedi dove ha operato non si è mai distinto in positivo”.

“Ma qui siamo davvero fuori ogni limite. Riteniamo che questo comportamento sia passibile penalmente, ma soprattutto qualifichi in maniera certamente non positiva l’operato e la persona del direttore generale. Perché se questo fosse possibile e lecito, ci sorgerebbe il dubbio legittimo: ma se un medico sedesse in una giunta comunale, provinciale, regionale o addirittura in Consiglio dei Ministri e fosse addirittura dipendente di una struttura privata, sarebbe chiamato a rispondere alla sua coscienza o agli interessi del suo datore di lavoro? E se abbiamo ragione noi, ci domandiamo: ma i sindacati di categoria dove sono? E chi è stato preposto a sceglierlo questo manager cosa ne pensa? Invitiamo il dottor Aceto a prendere i dovuti provvedimenti a norma di legge per tutelare la sua libertà di espressione. E auguriamo al nuovo direttore generale un buon lavoro di cuore, ne avrà sicuramente bisogno!”.

Durissimo il commento anche del coordinatore regionale Lega Abruzzo Vincenzo D’Incecco, del il vice coordinatore regionale Sabrina Bocchino e il coordinatore provinciale Lega Chieti Maurizio Bucci

“Ciò che è accaduto alla Asl di Chieti è inaccettabile. E’ inaccettabile che il direttore del Dipartimento Chirurgico dell’azienda, Liberato Aceto sia stato estromesso dalla Commissione paritetica Asl-Università per aver espresso nel suo ruolo di consigliere comunale, nell’assise civica, un voto non gradito al direttore generale Schael. Tutto ciò è assurdo e va a ledere l’insindacabile diritto di un rappresentante del popolo di votare liberamente nell’interesse del territorio e dei cittadini. E su questo la Lega non transige. Al dottor Aceto, nostro qualificato esponente al Comune di Chieti, la massima vicinanza da parte del partito a tutti i livelli, regionale e provinciale”.

. “Crediamo – sottolineano – che il direttore generale, che tra due giorni fra l’altro non sarà più a Chieti e in Abruzzo, abbia commesso un grave sopruso. Ciò ora sarà oggetto di riflessione. Prenderemo inoltre i provvedimenti che riterremo opportuni per tutelare non solo il diritto di Aceto, ma di ogni eletto a qualunque livello, ad esprimere senza condizionamenti di sorta e ‘indicazioni’ dei manager la propria attività di consigliere. Siamo convinti che il nuovo direttore generale vorrà porre rimedio a quanto accaduto. Qualora ciò non avvenisse, ne trarremo le dovute considerazioni anche politiche”, concludono D’Incecco, Bocchino e Bucci.