Venerdì, 18 Agosto 2023 Abruzzo

Dal 29 agosto Michele Renzo, capo della Procura, andrà in pensione

Sono in 13 coloro i quali vorrebbero sostituirlo

Primi passi verso il cambio della guardia alla Procura della Repubblica antimafia  dell’Aquila. Il 28 agosto, infatti,  il procuratore capo Michele Renzo, con il compimento dei 70 anni andrà in pensione e il posto, dal giorno successivo, sarà ritenuto vacante.

Farà da facente funzioni il sostituto procuratore Stefano Gallo il magistrato di quell’ufficio con più anzianità. Gallo, tra l’altro, è in lizza insieme ad altri candidati per ricoprire questo incarico.  Egli ha già ricoperto questo ruolo  in occasione del trasferimento a Perugia del procuratore Fausto Cardella. Secondo quanto si è appreso l’interregno durerà mesi.

Intanto il 24 agosto a palazzo di giustizia ci sarà una cerimonia di commiato per salutare il dottor Renzo.

Il magistrato, originario di Alife, in provincia di Caserta, era approdato alla Procura antimafia dell’Aquila nel 2016  su decisione del Csm (allora il vicepresidente era l’abruzzese  Giovanni Legnini), proveniente dalla Procura di Ascoli Piceno da lui diretta, per subentrare a  Fausto Cardella  nominato nel frattempo procuratore generale  a Perugia.

Renzo  nella corsa alla successione di Cardella era in lizza con ben 21 autorevoli magistrati sbaragliando la concorrenza. Del resto la procura aquilana è molto ambita.

Magistrato dal 1979 è stato in anni lontani  anche ispettore del ministero della Giustizia ma la sua carriera era iniziata proprio a Perugia trattando  inchieste complesse come quelle sul gruppo terroristico Prima Linea o quelle sulla corruzione in Umbria. Poi l’esperienza ad Ascoli Piceno  dal 2009 “con funzioni svolte in maniera eccellente e risultati di estremo rilievo” come scrisse il Csm nel motivare la nomina al termine del concorso.

Nel 2016, in Abruzzo, ha  dato impulso e coordinato moltissime inchieste su più fronti che vanno dalle infiltrazioni malavitose, anche alla luce dei milioni che ogni anno vengono ancora spesi negli appalti  per la ricostruzione dell’Aquila e dintorni, fino alla lotta contro il terrorismo islamico che in Abruzzo  non è un fenomeno da sottovalutare.

Va ricordato che in occasione della cerimonia dell’ anno  giudiziario dello scorso gennaio  l’avvocato generale Alberto Sgambati,  nel suo intervento,  annunciando che Renzo entro l’anno sarebbe andato in pensione, sottolineò  che il procuratore capo “ha onorato la magistratura aquilana”.

La corsa per la successione è già partita. Ecco i  13  candidati in lizza:  Domenico Seccia,  sostituto procuratore generale della Cassazione, Alberto Sgambati, avvocato generale presso la procura generale dell’Aquila, Gennaro Varone, sostituto procuratore della Repubblica di Roma, Giancarlo Cirielli, anche egli sostituto procuratore a Roma, Sergio Colaiocco, procuratore aggiunto a Roma,  Stefano Gallo, sostituto procuratore all’Aquila, Antonio Laronga, procuratore aggiunto a Foggia, Mirvana Di Serio,  procuratore a Lanciano, Mario Palazzi, sostituto procuratore a Roma, Annarita Mantini,  procuratore aggiunto a Pescara, Simonetta Ciccarelli, sostituto procuratore all’Aquila, Francesco Testa, procuratore europeo delegato, Valentina D’Agostino procuratore aggiunto ad Ancona.

Ci sarà una complessa istruttoria da parte del Csm con la proposta del candidato  designato dalla commissione competente, e poi la votazione del plenum  con l’ok anche del ministero della Giustizia.