Lunedì, 10 Luglio 2023 AbruzzoAtteggiamento poco producente e non lungimirante nei confronti dei Bed and BreakfastIL B&B NASCE COME ACCOGLIENZA FAMILIARE E COME TALE VA TUTELATO MA NON IN ABRUZZO!Ancora una volta siamo qui a puntare i piedi per difendere i nostri sacrosanti diritti. Ancora una volta…ma quante altre volte ancora? C’è da chiedersi come mai nella Regione Abruzzo, nonostante questo periodo storico veda il mercato turistico orientato verso una ricettività più flessibile, friendly, di sensibilità verso il rispetto per l’ambiente, di empatia e conoscenza dei territori, propri delle strutture familiari di B&B, ancora una volta le Istituzioni regionali conservino un atteggiamento poco producente e non lungimirante nei confronti dei Bed and Breakfast? L’Associazione Abruzzobnb, più volte audita dal Consiglio Regionale in questi anni, si è mostrata costantemente in prima linea anche nel periodo del COVID appena alle spalle, in merito ai temi che riguardano la categoria, ha portato avanti una politica per i propri associati di rispetto delle normative vigenti, di formazione, di marchio di qualità, di conoscenza del mercato del turismo, di scambi culturali con altre regioni esempio di valori e sostenibilità a noi vicini quale la Provincia autonoma del Trentino. Ma nonostante il tanto impegno per sopperire alle mancanze di informazioni da parte degli Enti locali e Regionali, dopo i tanti convegni organizzati nei vari territori, nonostante la fermezza e serietà con le quali abbiamo sempre collaborato con le altre associazioni di categorie, ci vediamo ancora oggi esclusi e lasciati ai margini di iniziative formative, di visibilità e brandizzazione della nostra essenziale presenza di ricettività nella maggioranza dei territori della Regione soprattutto quelli interni. Perché, ci viene da chiederci, questo accanimento verso i Bed and Breakfast, soprattutto quelli a gestione non imprenditoriale? Ricordiamo che le nostre strutture sono normate da leggi regionali, ogni B&B ha il proprio CIR regionale, è carico di adempimenti igienico sanitari al pari delle altre attività di ricettività quali l’HACCP – tesserino sanitario. Spettano alle Istituzioni gli opportuni controlli per i gestori inadempienti. Si parla sempre di più anche in Abruzzo di Turismo Sostenibile, meno male, meglio tardi che mai! I temi legati alla sostenibilità dell’ambiente alle buone pratiche, così cari ora a tante realtà associative, sono temi che la nostra Associazione Abruzzobnb ha come punti imprescindibili nella propria CARTA DELLA QUALITA’ sin dalla sua costituzione, cioè 10 anni fa, e nel proprio “PATTO DI OSPITALITA’ IN FAMIGLIA – SOSTENIBILITA’ E RESPONSABILITA’ PER I NOSTRI TERRITORI” che tutti i nostri Associati adottano a prescindere dall’inquadramento fiscale cui aderiscono. Ora a questi stessi principi fa riferimento il Gruppo di Lavoro del Programma Multidisciplinare “Abruzzo Regione del Benessere” al quale non siamo stati coinvolti se non a lavori quasi conclusi. Il 20 marzo scorso abbiamo avuto un incontro a Pescara con L’Assessore al Turismo D’Amario, in cui erano presenti Il dott. Tereo De Landerset e la Dott.ssa Patrizia Radicci sul tema delle colazioni. In quell’occasione abbiamo ricevuto rassicurazioni da parte dell’Assessore che la nostra Associazione, come le altre, sarà interpellata e coinvolta prima della stesura del Disciplinare Attuativo che saranno emanati dalla Giunta in applicazione della nuova Legge sul Sistema turistico abruzzese. Nel frattempo, abbiamo chiesto un confronto con il Dirigente regionale del Turismo, dott. De Landerset, per avere rassicurazioni viste le ultime dichiarazioni del Presidente regionale Federalberghi Giammarco Giovannelli sulla nostra categoria, alle quali abbiamo prontamente dato riscontro via stampa e TV. I temi su cui sentire la nostra voce competente sono tanti: ad esempio perché i B&B NON PROFESSIONALI non possono dare colazioni autoprodotte mentre i PROFESSIONALI possono farlo in base ad un disciplinare emanato in gran segreto l’anno scorso apposta per questo; perché trattamenti di favore, concessione di crediti e altre regalie riservate all’accoglienza con PARTITA IVA, escludendo i B&B NON PROFESSIONALI, che assicurano ospitalità in ogni angolo di Abruzzo, dove evidentemente gli alberghi non intendono investire; e ora, perché la certificazione ambientale dovrebbe essere riservata solo ai B&B PROFESSIONALI, escludendo quelli senza PARTITA IVA, a prescindere se posseggono i requisiti o meno. Si tratta evidentemente di un procedere illogico e privo di motivazioni, tant’è che potrebbe dire la sua, su questo modo di interpretare la materia, il Garante per la CONCORRENZA E IL MERCATO, che già in passato ha stigmatizzato analoghe iniziative, come quella di limitare i periodi di apertura dei soli B&B NON PROFESSIONALI, per cui la Giunta ha dovuto fare clamorosamente marcia indietro. Nonostante le numerose richieste di ascolto il Dirigente non accenna a darci udienza, neanche solo per ascoltare la nostra voce; ci si chiede allora se è irrilevante il rappresentante della categoria economica così in risalto negli ultimi tempi, o viceversa la Giunta non ha alcuna intenzione di normare in modo equilibrato, tenendo presente tutti i portatori di interesse coinvolti, e invece vuole favorire alcune categorie a dispetto di altre. Associazione Regionale Presidente Lucia Simioni e Direttivo Collegamenti |