Martedì, 20 Dicembre 2022 San Salvo

I lavoratori della DENSO fortemente preoccupati per la crisi dell'azienda

In mancanza della tredicesima a Natale non ci sarà uno sprazzo di serenità

"Provate a chiedervi che Natale sarà per centinaia di lavoratori che nel periodo di lunga crisi, che peraltro sembra non vedere la fine, stanno subendo il danno della riduzione di salario e la beffa di una tredicesima mensilità praticamente inesistente".

Si preannuncia un clima festivo triste e amaro per i lavoratori che alla Denso, ma anche in altre realtà aziendali, sono stati in regime di cassa integrazione per alcuni giorni o per varie settimane. Se il diritto alla tredicesima non decade, questa viene calcolata esclusivamente sulle ore di lavoro realmente svolte. Così, la tanto agognata mensilità aggiuntiva avrà un importo basso o, addirittura, pari a zero, se non saranno state raggiunte ore di lavoro sufficienti a maturare il rateo. 

A raccontarlo sono quegli stessi operai che in questi ultimi anni sono passati attraverso le dure prove della crisi prima, della Pandemia poi e del rincaro energetico ora. 

"Questa è la nostra situazione dopo mesi di incertezze dovute al calo delle commesse, poi all’emergenza Covid, ora a causa degli effetti della guerra in Ucraina. Abbiamo dovuto sopportare perdite di salario, alcuni per aver perso il lavoro oppure, quando siamo riusciti a mantenerlo, per la riduzione della busta paga a causa della prolungata cassa integrazione. In Denso abbiamo già attraversato lunghi periodi di Cig a zero ore, che se per l’azienda ha significato ottenere la possibilità di risparmiare sui costi della manodopera in periodi di crisi, per noi lavoratori vuol dire ancora oggi dover stringere la cinghia con un trattamento di integrazione salariale che, tra limiti in percentuale sulla retribuzione globale e massimali previsti per legge, nella maggioranza dei casi non raggiunge nemmeno 1.000 euro al mese. Vuol dire trovarci costretti a sopravvivere per diverse settimane con una retribuzione che getta molte delle nostre famiglie dentro il dramma della povertà, da cui non possono uscire nemmeno nel periodo natalizio, visto che i ratei di tredicesima sono già compresi in quella misera cifra del trattamento di Cig. L’azienda, invece, se li è risparmiati perché al datore di lavoro spetta di erogare ai dipendenti solo i ratei di tredicesima per i periodi effettivamente lavorati.

Insomma, le norme in vigore consentono alle imprese di risparmiare sulle voci di salario, ma la crisi viene caricata sulle nostre spalle di noi lavoratori e delle nostre famiglie, costretti ad enormi sacrifici, senza che ci sia concesso nemmeno uno sprazzo di serenità a Natale".