Sonora bocciatura delle ipotesi progettuali presentate dall'ANAS per la Variante alla Statale Adriatica 16. A mettere nero su bianco sono stati 4 funzionari del Comune di Vasto (Stefano Monteferrante, Luca Mastrangelo, Gisella La Palombara e Luca Mastrangelo) che hanno fornito all'Amministrazione Comunale un dettagliato PARERE TECNICO con il quale "smontato" le velleitarie proposte formulate dall'ANAS che saranno oggetto di discussione in occasione della pre conferenza dei servizi convocata dalla Regione Abruzzo per mercoledì 6 aprile p.v. a Pescara.
Pubblichiamo integralmente il testo per dare la possibilità ai cittadini di valutare attentamente le fondate motivazioni che sono alla base di questo atteso parere.
OGGETTO: SS 16 “ADRIATICA”. Progetto di fattibilità tecnico economica– SS 16 Adriatica. Variante nel Tratto Vasto sud San Salvo Marina da Km 517+000 e 524+000. Codice progetto AQ258 ricadente nel territorio della Regione Abruzzo. Conferenza dei servizi preliminare
RICHIEDENTE: Regione Abruzzo – Dipartimento infrastrutture e trasporti, Servizio Infrastrutture
PROPONENTE: ANAS SPA.
Ubicazione: Vasto Marina – Loc. Trave, San Tommaso, Montevecchio
Zonizzazione PRG vigente:
Tratto 1: zona agricola, zona V6 verde di salvaguardia, zona D6 turistico ricettiva.
Tratto 2: Viabilità di progetto – V6 verde di salvaguardia
Tratto 3: Viabilità esistente– V6 verde di salvaguardia – zona U urbanizzata del Piano Quadro Tratturi)
Vincoli: Vincolo idrogeologico, Vincolo Paesaggistico (art. 146 D.Lgs 42/04), vincolo archeologico, PAI
(Lotto 1: P3 – P1 – P2 – vincoli di scarpata; Lotto 2: vincoli di scarpata).
RELAZIONE
Premessa
Con nota prot. 82687 del 03.03.2022, la Regione Abruzzo ha convocato la conferenza dei servizi preliminare
per il giorno 6 aprile pv, ai sensi dell’art. 14, co.3 della legge 241/90 e ss.mm.ii., per l’acquisizione dei pareri
degli enti interessati al progetto di variante della SS 16 in oggetto.
Si premette che, questo ufficio aveva già espresso, in data 29.11.2016, il proprio parere in merito allo studio
di fattibilità trasmesso dall’ANAS spa con nota prot. CAQ-0027129-P del 03-11-2016, trasmettendolo,
all’ANAS stessa ed alla regione Abruzzo, con nota sindacale del 01.12.2016 prot. 57785 (All.A).
Nonostante il parere espresso allora fosse contrario alla realizzazione delle opere relative al tratto I della
minivariante, l’ANAS ha proseguito nella progettazione di tale tratto sviluppando diverse alternative,
selezionando lo stesso tracciato allora proposto.
Si precisa che, con la nota del 01.12.2016 sopra richiamata, il Sindaco chiedeva che fosse sviluppato il
progetto della “maxi variante” di 18 km che, partendo da Vasto Nord, interessava i comuni di Vasto e
Monteodorisio in Loc. Valle Cena/San Lorenzo, al fine di deviare il traffico dalla strada che costeggia il mare,
riconvertendo tale strada in una “via del mare” a servizio delle strutture ricettive e del turismo, in linea con gli
indirizzi della Regione Abruzzo che oggi individua tale strada come “strada panoramica della costa del
trabocchi” nel Progetto Speciale Territoriale (PST) della Costa dei Trabocchi.
Si richiama, inoltre, il parere contrario, per quanto attiene il primo lotto della Variante alla SS 16, espresso
dal Comune di Vasto, nella riunione convocata dal Presidente della Regione Abruzzo con nota prot. RA /
0094863/16 del 16.11.2016, tenutasi presso la Regione Abruzzo (L’Aquila) il 22 novembre 2016 in cui, già
da allora, il Comune di Vasto evidenziava l’impatto paesaggistico della soluzione proposta che interviene
modificando in modo irrimediabile il paesaggio della zona storica di Vasto, percepito dal mare, dalla passeggiata del lungomare di Vasto Marina, nonché percepito dai percorsi panoramici della Città storica (Loggia Amblingh – Via Adriatica);
Il progetto di fattibilità tecnico economica proposto, per quanto attiene il tratto I, propone diverse soluzioni
senza discostarsi dall’ubicazione già valutata in modo negativo da questo Comune e selezionando, come
innanzi detto, lo stesso tracciato proposto nel 2016.
Di seguito si riportano le considerazioni in ordine alla conformità urbanistica della proposta ed all’impatto
della stessa sul paesaggio e sul territorio del Comune di Vasto.
TRATTO 1
La variante alla SS 16 proposta, nel tratto I, da Loc Trave a Montevecchio, è formata da 4 alternative
denominate A, B, C, D (0).
Come indicato nella relazione di progetto, tutti i tratti prevedono la realizzazione ex-novo dell’infrastruttura
eccetto l’Alternativa D, che consiste nell’adeguamento con riorganizzazione della viabilità della S.S. 16 esistente.
Nello specifico:
Alternativa A (2,5km circa): rivalutazione della proposta preliminare di ANAS con tracciato a mezza costa, rilevato e trincea;
Alternativa B (3,0 km circa): tracciato che si sviluppa prevalentemente in galleria e viadotto;
Alternativa C (3,0 km circa): tracciato che si sviluppa prevalentemente in galleria e viadotto. Rispetto alla proposta B, questo tracciato attraversa la collina di Vasto ad una profondità maggiore.
Alternativa D: adeguamento della statale S.S. 16 esistente.
- Alternativa A (alternativa selezionata da ANAS)
Nella relazione di progetto, è indicato che, tale alterativa, si sviluppa a partire da una proposta preliminare di
tracciato sviluppata da ANAS e già preliminarmente condivisa con gli Enti locali durante incontri informali.
Tale affermazione contrasta nettamente con quanto richiamato in premessa, in cui si evidenzia il parere contrario espresso dal Comune di Vasto fin dal 2015.
La nuova strada da realizzare si sviluppa per circa 2,5 km, ed è caratterizzata da tratte a cielo aperto, ricorrendo a sezioni in rilevato, trincea e mezzacosta, oltre a sezioni in viadotto e galleria artificiale.
Ha origine al km 517 della S.S. 16 e termina in corrispondenza della rotatoria di svincolo del tracciato di progetto con la S.S. 16 esistente, in prossimità dell’attraversamento della linea ferroviaria (Loc. Montevecchio).
Per risolvere le principali interferenze con la viabilità locale, il progetto prevede la realizzazione di tre gallerie artificiali, con sviluppo rispettivamente di 55m, 30m e 115m, di alcuni scatolari, e di un cavalcavia di 190 m in superamento della viabilità di accesso a Vasto (SP 86 - Via Donizzetti).
L’alternativa prevede, inoltre, la realizzazione di un ponte per il superamento del Rio Tubello, in corrispondenza della progressiva 0+300; di un ponte per il superamento del dislivello in corrispondenza della progressiva 1+000 e di un viadotto di 370 m per il superamento del fosso Marino.
Questa alternativa progettuale, come indicato, prevede, quindi la realizzazione di n. 3 gallerie, un cavalcavia,
due ponti ed un viadotto, tutti insistenti in zone di vincolo paesaggistico, altamente antropizzate, nonché soggette a vincolo idrogeologico, archeologico, e di pericolosità del PAI, ed in contrasto con la normativa del Piano Regolatore Generale vigente.
In particolare, il primo cavalcavia lambisce il complesso residenziale esistente (Parco degli Aranci), passando al di sopra della quota dei tetti, il successivo ponte costeggia il complesso residenziale “Itaca”, ed il viadotto è ubicato nei pressi del complesso residenziale “Cono a Mare”, con evidenti ripercussioni negative in termini di impatto acustico, nonché di deprezzamento del valore degli immobili, e modificando, come già indicato in premessa, irrimediabilmente il paesaggio della zona storica di Vasto, percepito dal mare, dalla passeggiata del lungomare di Vasto Marina, nonché il paesaggio percepito dai percorsi panoramici della Città storica (Loggia Amblingh – Via Adriatica).
Il percorso proposto, nel PRG vigente, attraversa la zona D6- campeggi ed attrezzature turistiche, nel primo
tratto, dove è ubicata la rotatoria in loc. Trave, poi la zona V1- verde pubblico attrezzato, la zona agricola nel
tratto che comprende i tre ponti di progetto, mentre la rotatoria in loc. Montevecchio ricade in zona V6 – verde di salvaguardia in cui non sono ammesse nuove costruzioni ed in cui si prescrive che, gli interventi di manutenzione devono essere compatibili con l’ambiente dal punto di vista percettivo.
Tale alternativa insiste, in parte, in zona di vincolo paesaggistico di cui al DM 2.02.1970, per la quale occorre acquisire l’Autorizzazione paesaggistica (art. 146 D.Lgs 42/04), previo parere della competente Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Chieti; insiste inoltre interamente in zona di vincolo idrogeologico ed attraversa diverse zone di pericolosità del PAI Piano di assetto idrogeologico dell’Autorità di bacino regionale (P3-P2-P1).
In particolare, il primo tratto (rotatoria più galleria) ed il ponte su via Donizzetti/SP 86, ricadono in zona rossa di pericolosità P3 molto elevata. Sono presenti inoltre i vincoli di scarpata.
In tali aree di pericolosità P3, la normativa del PAI prevede il divieto di realizzazione di nuove infrastrutture di
trasporto e di servizi, tra cui le strade, fatte salve le nuove infrastrutture a rete previste dagli strumenti di
pianificazione territoriale/urbanistica o da normative di legge, dichiarati essenziali, non delocalizzabili e prive
di alternative progettuali tecnicamente ed economicamente sostenibili.
Appare evidente che la variante proposta non possiede tali requisiti, atteso che esistono progettazioni già
sviluppate che individuano percorsi alternativi alla minivariante in argomento. Il tracciato proposto non è
essenziale, in quanto sostituisce un tratto di strada molto limitato (1 km) ed è delocalizzabile.
Lo studio di Microzonazione Sismica, validato dalla Regione Abruzzo – servizio del Genio Civile Regionale il
17-06-2014, individua le aree come ”instabili” in parte “attive” (primi due ponti) ed in parte “quiescenti”.
Si segnala inoltre l’interferenza con la galleria delle ferrovie esistente, in una zona che è caratterizzata da
deformazioni gravitative profonde di versante (D.G.P.V.).
I corpi di frana presenti in questa area, come risulta da studi geologici eseguiti, sono molteplici, di cui, i fenomeni più recenti, sono avvenuti nel 1816, 1919, 1944 e 1956.
Si segnala altresì che, la città storica di Vasto, che si affaccia sul versante orientale, è caratterizzata da siti
archeologici, ed edifici dichiarati di interesse storico culturale, tra cui il Palazzo D’Avalos, che potrebbero
essere messi in pericolo dalla riattivazione di movimenti franosi, in conseguenza dell’esecuzione dei lavori
che, come detto, interessano un’area fortemente instabile e caratterizzata da deformazioni gravitative profonde di versante .
Si conferma il parere contrario per l’impatto paesaggistico delle opere che compromettono irrimediabilmente il panorama e lo ski-line della città di Vasto, nonché per l’impatto idrogeologico dell’intervento in una zona caratterizzata da movimenti franosi e da un delicato equilibrio idrogeologico, e per l’inquinamento ambientale ed acustico nei pressi di aree antropizzate ed abitate.
- Alternativa B
Nella relazione del progetto si riporta che, tale variante ha uno sviluppo complessivo di 3 km circa.
Anch’essa ha origine al km 517 della S.S. 16 e termina, come l’Alternativa A, in corrispondenza della rotatoria di svincolo in loc. Montevecchio.
Questa alternativa è stata sviluppata con lo scopo di diminuire gli impatti impiegando minori quantità di suolo
e limitando gli interventi di consolidamento del versante.
Per queste ragioni viene sviluppato un tracciato che presenta buona parte del suo sviluppo in galleria (n.3). Nello specifico, è prevista la realizzazione di una galleria artificiale, nel primo tratto, di sviluppo 55m, e di due gallerie naturali: la prima per l’attraversamento della collina di Vasto, di sviluppo 995m, e la seconda, in prossimità dell’intersezioni in rotatoria ,di sviluppo 312m.
Permangono un cavalcavia per il superamento della viabilità di accesso a Vasto (190m – Via Donizzetti/SP
86), ed un viadotto che scavalca il fosso Marino (360m).
Anche per questa alternativa restano invariate le criticità già evidenziate in ordine ai vincoli esistenti ed al
contrasto con il PRG. Si segnala inoltre il minor livello di sicurezza stradale del tracciato in galleria. Restano
altresì invariate le considerazioni relative alle ripercussioni negative in termini di impatto acustico, nonché di
deprezzamento del valore degli immobili, al pericolo idrogeologico, ed alla compromissione irrimediabile del
paesaggio e delle bellezze panoramiche della città di Vasto.
Pertanto si esprime parere contrario.
- Alternativa C
Questa alternativa, della lunghezza di 3 km, ha gli stessi punti di inizio e fine delle precedenti alternative A e B.
Rispetto alle precedenti, al fine di non dover ricorrere all’inserimento di un cavalcavia per la risoluzione delle
interferenze con la viabilità locale (strada di accesso a Vasto), presenta un profilo longitudinale caratterizzato
da quote di progetto più basse. Si prevede la realizzazione di una galleria naturale di sviluppo pari a circa 1810 m in attraversamento alla collina di Vasto,.
Per il superamento del fosso Marino, si prevede la realizzazione di un viadotto di lunghezza pari a circa 170m. Nel tratto finale si ricorre all’inserimento di una galleria, anch’essa naturale, avente sviluppo pari a circa 530m.
Questa alternativa, in gran parte in galleria e con un viadotto su Fosso Marino, desta non poche perplessità
circa la stabilità del versante orientale della città di Vasto, che, come detto, è caratterizzato da un delicato
equilibrio idrogeologico, da deformazioni gravitative profonde di versante, e da estese aree di elevata pericolosità tracciate nel Piano di Assetto idrogeologico dell’Autorità di bacino (PAI).
Permane il contrasto con il PRG nella zona iniziale del tratto di strada che, come riportato per l’alternativa A,
attraversa la zona D6- campeggi ed attrezzature turistiche, dove è ubicata la rotatoria in loc. Trave, e poi la zona V1- verde pubblico attrezzato.
Restano invariate le considerazioni sulle condizioni di sicurezza stradale in galleria, e quelle relative all’interferenza con la galleria esistente delle Ferrovie dello Stato ed al viadotto in località fosso Marino,
comunque percepibile dalla passeggiata panoramica.
Si esprime, pertanto, parere contrario.
- Alternativa D(0)
La soluzione D (o soluzione di minima) prevede l’adeguamento della S.S. 16 esistente nella sua sede attuale
con l’obiettivo di ripristinare la funzione di “strada di scorrimento”, non potendo intervenire sulla sede viaria
con eventuali allargamenti perché inserita in un contesto densamente urbanizzato.
In tale tratto, che attraversa il centro abitato di Vasto Marina, ed è caratterizzato da un elevato traffico veicolare, in particolar modo durante il periodo estivo, si prevede esclusivamente di modificare i sensi di circolazione, con l’eliminazione della svolta in sinistra per tutte le direzioni di marcia nord-sud e viceversa, e la realizzazione di circolazione a senso unico, per quanto concerne le viabilità interferenti.
L’accesso al lungo mare, per i veicoli provenienti da nord, viene garantito tramite l’utilizzo dello svincolo esistente in ingresso a Vasto Marina; i veicoli provenienti da sud accederanno da via Dalmazia oppure sfruttando via Sebenico e piazza Fiume.
Tale soluzione non consente comunque una diminuzione del flusso veicolare configurandosi unicamente come una ottimizzazione degli accessi esistenti e va a complicare la circolazione interna di Vasto Marina, già
attualmente critica nei mesi estivi.
Per quanto attiene la compatibilità urbanistica, non essendo previsti interventi, non si rilevano motivi ostativi.
Ad ogni modo il tracciato non risolve le problematiche di deviazione del traffico dalla via del mare, ne la
separazione tra il traffico della SS16 ed il traffico cittadino tra Vasto e Vasto Marina.
Il parere è pertanto contrario.
TRATTO 2
Il Tratto II è caratterizzato dalla realizzazione, ex novo, di strada che si sviluppa in modo parallelo (lato monte) alla linea ferroviaria adriatica per una lunghezza di circa 2km fino al ricongiungimento con Via Buonanotte. Il tracciato si mantiene a cielo aperto prediligendo sezioni in rilevato, trincea e mezzacosta. È prevista la realizzazione di tombini idraulici e di scatolari (sottopassi) rispettivamente per la risoluzione delle interferenze idrauliche e inerenti la viabilità locale.
Questo 2° tratto ricade, nel PRG vigente, in massima parte in area di “viabilità di progetto” ai lati della quale
è prevista una zona di V6 – verde di salvaguardia, e si ricollega ad un tratto di strada già esistente.
L’intero tracciato è sottoposto a vincolo idrogeologico ed è posto al limite del vincolo paesaggistico. Nel tratto
in prossimità della Loc. Buonanotte, è presente una zona di vincolo archeologico.
Per quanto attiene il PAI, il percorso ricade in gran parte in zona “P1 di pericolosità moderata”, mentre nello studio di Micro-zonazione sismica, validato dalla Regione Abruzzo, l’area è definita “instabile – non attiva”.
L’intervento nel tratto 2 è compatibile con la destinazione urbanistica del PRG vigente, fatti salvi i pareri degli Enti preposti alla tutela dei vincoli indicati.
TRATTO 3
Per il Tratto III, il progetto prevede l’adeguamento della viabilità secondaria di via Buonanotte per una lunghezza di intervento pari a circa 2,5 km, al fine di migliorare le barriere di sicurezza, non adatte alla tipologia di strada in progetto, e la carenza di segnaletica.
L’adeguamento della viabilità esistente consisterà, inoltre, nella messa in quota del tracciato esistente per
garantire continuità plano-altimetrica con il tratto II, di nuova realizzazione, ed il successivo tratto IV, la
riprofilatura degli arginelli, la sostituzione e inserimento, qualora non presenti, dei dispositivi di ritenuta dove
necessari.
In questo tratto sono presenti un sottopasso, un sovrappasso ed un viadotto per l’attraversamento del fosso
Buonanotte. Per quanto riguarda quest’ultimo è prevista la demolizione dell’opera esistente e la realizzazione di un nuovo viadotto, nella medesima posizione.
Nel PRG vigente, il tratto 3 ricade in zona di viabilità esistente, ai lati della quale è prevista una zona di V6 – verde di salvaguardia. E’ interamente interessato dal vincolo idrogeologico, ed in parte, in loc. Buonanotte,
dal vincolo archeologico. La zona che interseca la via Buonanotte con il sottopasso, ricade nel Tratturo, in zona del Piano Quadro tratturi vigente _Urbanizzata, sottoposta al parere della Soprintendenza ABAP (vincolo archeologico.
La fascia di mt 50 dal fosso Buonanotte è, inoltre, sottoposta a vincolo paesaggistico a norma dell’art. 80 v. 4
ter della LR 18/83.
Nella microzonazione sismica del comune di Vasto, il tratto 3 è interessato da una zona suscettibile di instabilità di tipo quiescente.
Nel PAI, attraversa una zona di pericolosità P1- moderata.
L’intervento nel tratto 3 è compatibile con la destinazione urbanistica del PRG vigente, fatti salvi i pareri degli Enti preposti alla tutela dei vincoli indicati.
Conclusioni
Per tutto quanto sopra espresso e considerato, il parere sul progetto è contrario.
In particolare, per quanto attiene il Tratto 1, si esprime parere contrario a tutte le alternative A, B, C e D(0) per le seguenti motivazioni:
o Le alternative A, B e C, non sono accettabili per gli impatti e le specifiche considerazioni riportate in narrativa, in ordine agli aspetti paesaggistici, idrogeologici ed ambientali;
o L’alternativa D(0), non raggiunge gli obiettivi del progetto di allontanamento del traffico dall’attuale sede viaria della SS16, e non garantisce la separazione tra il flusso veicolare pesante e quello cittadino, già attualmente promiscuo. Tale alternativa comporta, inoltre, un peggioramento della viabilità locale di Vasto Marina, anche in considerazione del fatto che, l’eventuale realizzazione dei tratti 2 e 3, molto più veloci, determinerebbe il rallentamento del traffico e la congestione dello stesso nell’intersezione con il tratto 1 (effetto imbuto).
In merito ai tratti 2 e 3, ed alla eventuale realizzazione degli stessi a stralcio del progetto complessivo, si esprime parere contrario per le seguenti motivazioni:
o Sebbene tali tratti siano compatibili con la pianificazione vigente e determinino un limitato consumo di suolo, si ritiene che l’eventuale loro realizzazione non permetterebbe, per quanto sopra espresso, la risoluzione delle criticità del tratto 1 e dell’attraversamento dell’abitato di Vasto Marina.
o La realizzazione dei tratti 2 e 3 escluderebbe, inoltre, la possibilità di raccordarsi con il percorso alternativo denominato “maxi variante”, da sviluppare a monte dell’abitato principale di Vasto, per questioni tecnico/economiche legate al dislivello eccessivo da superare per l’eventuale raccordo, e potrebbe, con il tempo, comportare comunque la necessità di ricollegare la viabilità con una delle alternative A, B e C, che non sono assolutamente ritenute idonee per tutte le motivazioni innanzi specificate.
Si ribadisce, pertanto, la contrarietà a qualsiasi ipotesi progettuale di percorso, anche a raso, che attraversi il costone orientale della città di Vasto.
Si ritiene, viceversa, plausibile una alternativa che preveda l’allontanamento del traffico veicolare della SS16,
dalla “via del mare” della costa dei trabocchi, in linea con i piani urbanistici comunali e regionali in corso di
approvazione, che hanno l’obiettivo di valorizzare, dal punto di vista turistico ed ambientale, tale tratto di costa già attraversato dalla via verde.
A tal proposito si richiamano, per opportuna conoscenza, il Piano Attuativo della zona F8 del PRG (piano Costa) in corso di redazione, che riguarda il territorio comunale a valle della SS16 e confinante con la stessa, dalla località Vignola a Vasto Marina, e che prevede la valorizzazione turistico/ricettiva della zona, ed il Progetto Speciale Territoriale della Regione Abruzzo della Costa dei trabocchi, in cui è inclusa la SS16 come “strada panoramica della costa dei trabocchi”.
Vasto, 30.03.2022
Il Dirigente Settore IV
Monteferrante dott. Stefano
Il Dirigente Settore III
Avv. Mastrangelo Luca
La RPO Servizio Pianificazione del territorio
Arch. La Palombara Gisella
Il RPO Servizio OO.PP.
Ing. Giammichele Luca