Venerdì, 4 Luglio 2025 VastoTeatro Rossetti gremito per la cerimonia conclusiva del premio Luigi MarchesaniUna promettente prima edizione di un premio dedicato ad un personaggo della Vasto dell'800Ieri 3 luglio 2025 nella cornice del Teatro Rossetti di Vasto si è svolta la cerimonia conclusiva del Premio Internazionale “Luigi Marchesani - Città del Vasto”, promosso dal Comune in collaborazione con la Società Vastese di Storia Patria e l'Università degli Studi "G. d'Annunzio" di Chieti-Pescara. Sono intervenuti l’assessore alla Cultura e al Turismo Nicola Della Gatta e il prof. Carmine Catenacci, presidente della commissione giudicatrice e prorettore dell’Università “Gabriele d’Annunzio". Presenti anche l'assessore Gabriele Barisano e i consiglieri Lina Marchesani, Giuseppe Forte, Luigi Marcello e Alessandro La Verghetta. Per la categoria A (libro edito di saggistica) primo premio a Paolo Pascolo con “Che strano ragazzo”, secondo premio a Massimo Alfano con “Matapan” e Matteo Barbato con “The Ideology of Democratic Athens: Institutions, Orators and the Mythical Past”. Categoria B (testi pubblicati su rivista scientifica), primo premio ad Andrea Sacchetti con “Phenotypic plasticity underlies local invasion and distant metastasis in colon cancer”, secondo premio a Marco Santini con “The Tyrants’ Cousins. Ruling Practices and Political Concepts betweenAnatolia and Early Greece” e a Marco Zoppi con “Il cotone non è cosa che si possa mangiare: politiche coloniali italiane in Somalia e sicurezza alimentare, 1900-1945”. Categoria C (articoli su giornale o pubblicazione scientifica), primo premio a Ugo De Vita con “Ricordo di Antonio Pizzuto” e a Stanislao Liberatore con “L'isola di Giulia”. Menzione di merito, per l’articolo-intervista degli alunni delle sezioni A, B, C della quinta della scuola "Fernando Fabbiani” di Città Sant'Angelo, alla docente Florena Iavarone. «La risposta del pubblico, la qualità degli interventi e delle opere partecipanti ci confermano - hanno dichiarato con soddisfazione il sindaco Francesco Menna e l’assessore alla Cultura e al Turismo Nicola Della Gatta - che abbiamo intrapreso la strada giusta. Vogliamo rendere stabile questo appuntamento, trasformandolo in un’occasione per tenere viva la memoria di chi ha saputo coniugare impegno scientifico e amore per il territorio. Ringraziamo - hanno concluso il sindaco e l'assessore - tutti coloro che hanno permesso la realizzazione di questa serata, in particolare il bravissimo Emanuele Santoro, allievo della Scuola Civica Musicale con il maestro Michele Taraborrelli e il direttore artistico Raffaele Bellafronte. Grazie a Simona Cieri per le letture e per la presenza tutto il numeroso pubblico, in particolare le numerose autorità intervenute». «Il Premio “Marchesani” nasce dal desiderio di onorare la poliedricità di un figlio della nostra comunità – ha dichiarato la prof.ssa Gabriella Izzi Benedetti, presidente della Società Vastese di Storia Patria “Luigi Marchesani” – che, in un’epoca segnata da profondi mutamenti storici e sociali, ha saputo mettere la propria conoscenza e la propria esperienza al servizio dei vastesi. Con visione e concretezza, contribuì alla nascita di istituzioni fondamentali come l’Ospedale Civile e il Gabinetto Archeologico. È dovere della nostra società custodirne la memoria, ma anche rilanciarne l’eredità culturale per chi verrà». «La personalità di Luigi Marchesani - ha commentato il prof. Carmine Catenacci - rappresenta un ponte tra passato e modernità. Nel suo lavoro ritroviamo una visione integrata del sapere, tra discipline scientifiche e conoscenze umanistiche, capace di dialogare con la società e con le esigenze del tempo, ma anche capace di interpretare il passato e di tracciare, al tempo stesso, significative linee di progresso per il futuro. La sua figura può fungere da punto di riferimento storico in un contesto come il nostro nel quale medicina, cultura e cittadinanza attiva sono chiamate a collaborare per costruire comunità più consapevoli e inclusive. Con vivo interesse e grande soddisfazione il nostro ateneo ha partecipato a un’iniziativa che ha unito ricerca, disseminazione delle conoscenze e valorizzazione del territorio». Foto Costanzo D’Angelo |