Mercoledì, 25 Agosto 2010 ChietiLa casa di cura Villa Pini presa in affitto da PetruzziNessuna offerta per l'acquisto è pervenuta nello studio notarilePubblicato su "Il Messaggero"
di FRANCESCO LO PICCOLO Villa Pini è stata presa in affitto per un periodo di due anni al costo di 6 milioni e 375 mila euro dall’imprenditore della sanità Nicola Petruzzi, “figlio d’arte”, tempo fa titolare della clinica Villa Serena, negli anni 90 presidente regionale dell’Aiop (Associazione italiana ospedalità privata) e oggi amministratore delegato della Casa di Cura Abano Terme Polispecialistica, struttura in provincia di Padova attiva da circa 40 anni, fatturato 80 milioni, assimilata a una struttura pubblica con rianimazione, pronto soccorso e 118. E’ questo l’esito dell’asta per la vendita e l’affitto della struttura di via dei Frentani, dichiarata fallita nel gennaio scorso dal Tribunale di Chieti: quella di Petruzzi è stata l’unica offerta arrivata entro le ore 12; nessuno infatti si è fatto avanti per l’acquisto (base d’asta da 42 milioni). E così poco dopo le 12, aperta l’unica busta depositata presso lo studio del notaio Germano De Cinque, verificata la regolarità dei documenti, l’offerta di affitto da parte di Nicola Petruzzi rappresentato da Gabriele Manfreda, presidente del Cda e legale rappresentante della Casa di Cura Abano Terme, è stata accolta. Erano presenti tra gli altri il curatore fallimentare avvocato Giuseppina Ivone, il commercialista Francesco Cancelli, il rappresentante della Ernst&Young, società che ha valutato per conto del tribunale il valore della clinica. Soddisfatta la curatrice la dottoressa Ivone anche perché il piano di investimenti nell’offerta da Petruzzi tutela gran parte dei dipendenti molti riassunti dalla Casa di cura Abano Terme. «Ed era il nostro obiettivo» si è limitata a dire la dottoressa Ivone. In particolare il piano prevede il riassorbimento dei lavoratori assunti a tempo indeterminato prima del gennaio 2008. Restano fuori i dirigenti e i dipendenti con contratto a tempo determinato. Complessivamente la nuova società si impegnerebbe ad assumere circa 500 lavoratori. Imponente anche l’entità degli investimenti per la messa a norma della struttura, degli impianti e dei macchinari: 1 milione e 310 mila euro compresa la ristrutturazione delle Villette, le strutture psichiatriche finite nel mirino della Commissione d’inchiesta del senatore Ignazio Marino per gravissime irregolarità. Curiosità: la clinica viene presa in affitto da un Petruzzi, figlio di una famiglia titolare di una clinica specializzata nelle cure delle malattie mentali. E anche il padre di Vincenzo Angelini, Guido, era titolare dell’altra clinica che si occupava di malati psichici. Due personaggi di vecchio stampo i Petruzzi e Angelini padri: concorrenti sul lavoro, ma amici al di fuori. Entrambi sono stati presidenti di squadre di calcio: Angelini del Chieti, Petruzzi del Città Sant’Angelo. Ed entrambi i figli hanno ereditato quasi nello stesso periodo e portato avanti le due strutture sanitarie. Nicola Petruzzi ha gestito per circa vent’anni Villa Serena, poi decise di uscire dalla famiglia e si trasferì ad Abano dove prese in mano le redini della casa di cura del centro termale. Quello di tornare in Abruzzo era forse uno dei suoi desideri visto che, anche nelle carte dell’inchiesta sullo scandalo della sanità che poi ha portato al fallimento del suo concorrente Angelini, il suo nome salta fuori proprio in relazione ad una possibile operazione finanziaria per acquistare Villa Pini con la collaborazione del gruppo Hss di Rodolfo De Benedetti. Storia vecchia, il presente è l’asta aggiudicata ieri e il ricorso al Tar di pochi giorni fa dell’Aiop contro il riaccreditamento della Regione. Come dire: storia ancora aperta. |