Martedì, 16 Dicembre 2025 Abruzzo

Gli agricoltori assediano l'Emiciclo e chiedono "Risposte concrete"

Marsilio all'angolo: "Problemi ci sono ma abbiamo fatto tanto"

Semplificazione amministrativa, interventi mirati alla crescita delle filiere agroalimentari, valorizzazione delle zone montane e controllo della fauna selvatica, tutela delle risorse con particolare riferimento all’acqua attraverso la riqualificazione infrastrutturale dei Consorzi di Bonifica e una legislazione a misura di impresa.

Queste le cinque richieste alla Regione Abruzzo, e un messaggio forte e chiaro al governo di centrodestra sia in Regione che a Roma: a scandirle oggi davanti all’emiciclo dell’Aquila, dove è in corso il consiglio regionale oltre 2.000 agricoltori di Coldiretti, arrivati da tutto l’Abruzzo, con bandiere e anche i loro trattori.

“L’agricoltura abruzzese non va in vacanza. Neanche a Natale”;, questo slogan che si è aperta questa mattina a L’Aquila la grande mobilitazione organizzata da Coldiretti Abruzzo, che, a testimoniare il disagio degli agricoltori abruzzesi, ha visto la partecipazione di oltre 2mila soci provenienti da tutte le province della regione. La piazza di fronte all’Emiciclo dell’Aquila è diventata così il cuore pulsante di una manifestazione che ha lanciato un messaggio chiaro e forte: l’agricoltura abruzzese non aspetta più.

A incontrarli è stato il presidente della Regione Marco Marsilio, di Fdi, in un incontro dallo stesso definito, “franco e sincero”, assieme al vice presidente della Regione, con delega all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, della Lega, al presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri, di Forza Italia.

A presentare il documento politico di Coldiretti il presidente regionale Pietropaolo Martinelli e il direttore Marino Pilati, non  al fianco dei presidenti provinciali: Alfonso Raffaele, presidente di Coldiretti L’Aquila, Emanuela Ripani (Teramo), Pier Carmine Tilli (Chieti) e Giuseppe Scorrano (Pescara).

“Una protesta alla vigilia di Natale è un segnale chiaro – dice il presidente di Coldiretti Abruzzo Pietropaolo Martinelli – il tempo è scaduto e non possiamo più permettere ritardi su temi vitali come la semplificazione e la difesa del reddito dei nostri agricoltori. Domani saremo a L’Aquila per presentare una piattaforma concreta e chiediamo alla Regione un impegno serio e immediato per mettere l’agricoltura e le sue filiere al centro dello sviluppo economico e sociale dell’Abruzzo. La montagna viva, la tutela delle risorse idriche e il sostegno alle nostre eccellenze, come l’olio, il vino e la zootecnia, sono pilastri non negoziabili”.

Commenta Marsilio dopo l’incontro: “è stato un confronto franco e sincero, ovviamente nessuno nasconde le difficoltà e i problemi ma nello stesso tempo con onestà intellettuale bisogna comprendere che nessuno ha la bacchetta magica. La regione Abruzzo per l’agricoltura ha imboccato la strada giusta, e lo dimostrano i dati, quelli della crescita delle aziende agricole, le risorse messe della programmazione europea, si registrano in Abruzzo segnali positivi come non si vedevano da anni e soprattutto in confronto alle altre regioni. Le esportazioni dell’enogastronomico dicono altrettanto.
Questo non vuol dire che vada tutto bene, che non ci siano problemi da risolvere, ma voglio ricordare anche che questa è l’amministrazione che ha affrontato alcuni nuovi problemi strutturali e alcune scelte impopolari come quelle sulla fauna selvatica e nessun altro lo aveva fatto prima. Abbiamo investito 180 milioni per i consorzi di benefica per creare gli impianti irrigui per potenziare l’irrigazione e  per modernizzare un sistema che fa dispersione e perdite”.

“Nel cuore dell’inverno e a pochi giorni dal Natale, gli agricoltori hanno deciso di farsi sentire con un gesto di grande coraggio e determinazione – ha detto Marino Pilati, direttore di Coldiretti Abruzzo -. La nostra regione ha un patrimonio agricolo e agroalimentare inestimabile, che va tutelato e valorizzato. Non possiamo permettere che venga messo a rischio dalla mancanza di azioni concrete. Molto è stato fatto in questi anni, ma se vogliamo che l’agricoltura sopravviva bisogna fare ancora di più. Ci sono problematiche antiche che vanno risolte una volta per tutte”.

“Abbiamo chiesto interventi mirati su alcune tematiche rilevanti – dice Martinelli – la tutela delle aree interne, della zootecnia e l’arrosticino abruzzese, la riqualificazione dei consorzi di bonifica e il controllo della fauna selvatica sempre più diversa e pericolosa”.

Alfonso Raffaele (Coldiretti L’Aquila) ha rimarcato l’importanza di proteggere le zone montane che costituiscono il cuore pulsante dell’agricoltura regionale. Emanuela Ripani (presidente Coldiretti Teramo e Terranostra Abruzzo) ha parlato della necessità di sostenere le filiere agroalimentari locali, mentre Pier Carmine Tilli (Coldiretti Chieti) ha sollecitato un impegno maggiore per la tutela delle risorse idriche e delle eccellenze agroalimentari tra cui il settore vitivinicolo, anima della viticoltura chietina, ribadendo la necessità di non penalizzare ulteriormente i viticoltori abruzzesi che non beneficiano della deroga “delle trenta tonnellate” di produzione.

“Oggi – conclude Pilati – Marsilio, Imprudente e Sospiri si sono impegnati in particolare su alcune tematiche per noi molto importanti tra cui la sburocratizzazione attraverso l’applicazione della delibera sul SuperCaa, il riordino dei consorzi di bonifica, un piano regionale invasi per garantire la risorsa acqua, e non ultima la proposta di delibera di abolizione della regola del codice doganale che consente di far diventare made in Italy prodotti non italiani”.