Mercoledì, 22 Ottobre 2025 San Salvo

Quattro consiglieri comunali: “Pronti a rivolgerci al Prefetto per chiedere l’annullamento della nomina del Commissario per il PRG”

Argiró, Di Toro, Lippis e Travaglini: “L’assise civica può votare il provvedimento”

Conferenza stampa questa mattina dei consiglieri comunali di minoranza Nicola Argiró, Fabio Travaglini e dei due esclusi dalla maggioranza Alfonso Di Toro e Giancarlo Lippis per fare chiarezza sulla nomina del Commissario ad Acta per la realizzazione della variante al Piano Regonale Generale e sul cambio di destinazione d’uso dell’ex asilo di via Firenze. 
“Il PRG - ha esordito Travaglini - è lo strumento più importante per la vita amministrativa di un consiglio comunale, con la nomina del Commissario ad Acta viene eliminato il confronto e il dibattito sull’importante tema. Questo Piano tra l’altro risale al 2015, siamo sicuri un documento scritto 10 anni fa quando, ad esempio non era presente nemmeno il sito Amazon, e oggi adeguato alla città? La scelta della nomina del Commissario è un atto politico voluto dalla De Nicolis che ha voluto far ricadere la colpa sulla minoranza che non avrebbe presentato i documenti per la trasparenza amministrativa. Questi documenti possono essere presentati oppure acquisiti d’ufficio dall’ente. Abbiamo fatto l’accesso agli atti e tutti i consiglieri comunali di minoranza hanno prodotto le certificazioni. Chiediamo pertanto il ritiro in autotutela dell’atto e l’intervento del Prefetto di Chieti, se necessario ci rivolgeremo agli altri organi competenti”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Giancarlo Lippis. “Dall’accesso agli atti si evince che tutti i consiglieri di minoranza hanno presentato le dichiarazioni. Ma da questo atto si nota anche che quando,  sul finire della seconda legislatura di Tiziana Magnacca, dopo la dimissione di due assessori entrarono altri due consiglieri e guarda caso allora la trasparenza è stata fatta d’ufficio dalla stessa persona responsabile oggi del PRG. Forse in queste settimane si sono resi conto che in consiglio comunale non avevano i numeri per votare il Piano Regolatore. La mia scelta di non accompagnare più questa amministrazione nasce proprio dal fatto dell’assenza di trasparenza, di sincerità e del buon amministrare”.

Il consigliere comunale Alfonso Di Toro ha ripercorso tutte le tappe di questo provvedimento dal lontano 2015. “Dopo gli atti di indirizzo, l’incarico al professore Lucio Zazzara per la redazione del nuovo PRG e le varie fasi si arriva ad aprile 2022 quando la giunta Magnacca, alla vigilia delle elezioni, approva l’atto di indirizzo all’unanimità. Di cinque assessori che nel 2022 votarono il provvedimento, tre sono consiglieri comunali nella legislatura De Nicolis. Io ora voglio capire, perché se queste persone votarono il provvedimento in giunta ora non possono farlo in consiglio? Dopo aver studiato gli atti ho visto che il PRG era inapplicabile e a maggio 2023 in seguito a un incontro con il professor Zazzara all’unanimità la maggioranza ha approvato un documento con tutte le criticità. Da quel giorno a dicembre 2024 non si è più parlato di Piano Regolatore in questa città. Dopo 2 consigli comunali sulla trasparenza amministrativa si arriva a settembre quando si decide la nomina del commissario passando da un atto democratico a uno monocratico con i consiglieri comunali votati dai cittadini che non possono esprimersi su un argomento così importante che meriterebbe anche il coinvolgimento dei cittadini, dei tecnici e delle associazioni di categoria mediante incontri e confronti. A me sembra veramente di essere su scherzi a parte”.

“Io - ha aggiunto Argiró - forse sono l’unico consigliere che ho votato il PRG, varato circa 30 anni dall’amministrazione Mariotti. Da allora ad oggi le mie proprietà non sono cambiate quindi ero certo di poter votare il provvedimento. Sull’asilo di via Firenze abbiamo già fatto un esposto in Procura perché secondo noi è stato svenduto il patrimonio pubblico e per la regolarità del bando. Nell’ultimo consiglio comunale su questo punto il segretario comunale ha parlato di sanatoria per errori degli uffici. Per noi non è così visto che lo stesso segretario ci ha comunicato che ci sono delle indagini in corso e a nostro avviso con questo atto, che tra l’altro ha allegato nella delibera un numero di foglio e di particella sbagliati, la posizione del comune si sia aggravata ancora di più”.