Martedì, 9 Settembre 2025 AbruzzoIeri nel teramano il summit del centrodestra abruzzeseGiunta da 6 a 8 entro un anno. Marsilio punta al Collegio unico ma ci sono resistenzeSulla nuova legge elettorale con il collegio unico regionale al posto dei 4 provinciali “non è necessario essere d’accordo, è un preciso impegno elettorale”. Come pure si farà l’allargamento della giunta da sei a otto assessori, anche se “non avverrà domani”, visti i tempi lunghi dell’iter di modifica statutaria. Non meno di sei mesi ma meno di un anno. A dettare la linea della maggioranza di centrodestra in Regione Abruzzo, è stato il presidente Marco Marsilio, di Fdi, nel corso del summit che si è svolto oggi a Teramo, alla presenza di tutti i consiglieri e assessori e dei vertici regionali dei partiti. Altre priorità snocciolate durante il summit, in particolare degli assessori, la riforma del sistema idrico, con la riduzione da 6 a 2 degli enti gestori, l’ipotesi dell’accorpamento delle aziende regionali per il diritto allo studio, il contenimento del numero dei cervi, ma questa volta con modalità diverse rispetto quelle bocciate dal Consiglio di Stato, con abbattimenti selettivi mirati, affidati alla Polizia provinciale. E poi ovviamente il debito della sanità, con l’assessore alla Salute, Nicoletta Veri che ha assicurato che il passivo per il 2025 sarà di gran lunga inferiore, anche 85 milioni di euro, rispetto ai 128 dichiarati nel Piano operativo consegnato a luglio al Tavolo di monitoraggio interministeriale a Roma. Tornando dunque al collegio unico: Marsilio ha ribadito che “non è necessario essere tutti d’accordo. Io ho rinnovato l’invito alla maggioranza a dare seguito ad un preciso impegno elettorale sul quale abbiamo fondato uno dei punti qualificanti del programma di governo. E’ importante far crescere la classe dirigente, e far modo che chi vada ad amministrare l’Abruzzo, non rappresenti solo la sua città o al massimo la sua provincia, ma che sia rappresentante di tutta la regione”. Nella sottolineatura del presidente “non è necessario essere tutti d’accordo”, la consapevolezza che anche nella sua maggioranza ci sono delle resistenze, da parte gli esponenti politici espressione delle aree interne che di fatto condividono silenziosamente le critiche delle opposizioni, ad eccezione del portavoce del Patto dell’Abruzzo, il professor Luciano D’Amico che è d’accordo, in merito al fatto che la nuova norma favorirà i territori più popolosi con più elettori, concentrati sulla costa, a discapito dell’Abruzzo interno, e anche chi ha forti disponibilità economiche per potersi permettere campagne elettorali su tutta la regione. Ma per ora in maggioranza tutti sottocoperta, magari per preparare a modifiche volte a evitare uno sbilanciamento verso la costa, con varie proposte emendative. Per quanto riguarda invece allargamento della giunta da 6 a 8 assessori non si è fatto ovviamente cenno almeno sul tavolo sui possibili aspiranti neo assessori, che restano, come anticipato da Abruzzoweb, il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri di Forza Italia, che potrebbe prendere il posto di Nicoletta Verì, di Marsilio presidente, all’assessorato alla Salute, e Marianna Scoccia di Noi moderati, attuale vicepresidente del consiglio regionale vicario. Forti le ambizioni, sempre per Forza Italia, dell’attuale sottosegretario di Giunta, Daniele D’Amario. Fonti interne alla maggioranza parlano anche della possibilità di agganciare all’aumento del numero degli assessori anche l’introduzione di un secondo sottosegretario di Giunta. I tempi saranno però lunghi: occorre infatti una modifica dello Statuto regionale e dunque una delibera di giunta, il passaggio in commissione e contestuali audizioni, e poi soprattutto due votazioni in Consiglio regionale a distanza di non meno di due mesi. C’è chi in maggioranza pronostica che c vorranno non meno di sei mesi, ma non più di un anno. Un tempo congruo, c’è chi ha ironizzato a margine del tavolo, per consentire ai partiti del centrodestra e ai tanti e singoli aspiranti assessori per darsi battaglia, per la conquista delle due nuove preziose poltrone, e poi anche dei posti che si liberanno eventualmente con il complessivo rimpasto. In ogni caso non ci sarà un aumento della spesa pubblica, perché i due nuovi posti in Giunta saranno coperti con una riduzione proporzionale dei compensi degli attuali sei assessori. Anche n questo caso Marsilio ha tirato dritto, questa volta con al maggioranza concorde e ha spiegato ai cronisti al termine del summit, “Certo, si è parlato anche della giunta: c’è una novità normativa a livello nazionale, che finalmente ha preso atto che sbagliata era una riforma fatta qualche anno fa che aveva drasticamente ridotto nelle regioni più piccole il numero degli assessori, in alcuni casi a solo quattro, che eppure si occupano delle stesse materie di quelli delle grandi regioni, devono confrontarsi a Roma con lo stesso numero di ministeri, devono partecipare a 14 commissioni nel confronto interistituzionale. Questo aumenta le distanze tra le regioni ricche e popolate con quelle piccole e spopolate. Su questo dunque va affrontata una riflessione seria che esca dagli schemi della politica scandalistica”. Ha però aggiunto: “non sarà una cosa che avverrà domani, serviranno due letture in consiglio regionale, a distanza di due mesi. Si è oggi avviata una riflessione e nei prossimi giorni quando questa riflessione sarà matura, inizierà il percorso di modifica statutaria”. |