Lunedì, 1 Settembre 2025 Chieti

Raddoppiano i posti letto in chirurgia con indirizzo toracico e oncologico

Le due unità operative saranno collocate al nono livello dell’edificio

 A partire da oggi l’ospedale “Santissima Annunziata” di Chieti potenzia la sua capacità chirurgica con la riapertura di due unità operative fondamentali: la Chirurgia generale a indirizzo oncologico e la Chirurgia generale a indirizzo toracico.

La riorganizzazione, che segue un periodo di accorpamento necessario per completare importanti lavori di ristrutturazione e per la gestione del periodo estivo, porta il numero totale di posti letto a 46, quasi il doppio rispetto ai 26 disponibili finora.

Le due unità operative saranno collocate al nono livello dell’edificio, rispettivamente nel corpo A e nel corpo B. Questo ampliamento è stato pensato per rispondere in modo più efficace alla crescente domanda di prestazioni e per ridurre la pressione sul Pronto soccorso, garantendo una maggiore disponibilità di posti per i ricoveri.

L’aumento dei posti letto si unisce alla recente ottimizzazione delle risorse umane nel blocco operatorio, una sinergia che permetterà di incrementare le prestazioni chirurgiche e migliorare l’offerta sanitaria complessiva del presidio.

“È un investimento strutturale e organizzativo fondamentale per l’ospedale di Chieti e per tutta la nostra azienda -, sottolinea il direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Mauro Palmieri.

“Aumentare i posti letto e potenziare le sale operatorie significa dare risposte concrete ai bisogni di salute dei cittadini, riducendo le attese e migliorando la qualità delle cure. Ringrazio tutto il personale per la professionalità e la pazienza dimostrate durante il periodo dei lavori e sono certo che questa riorganizzazione contribuirà a rafforzare il ruolo del nostro ospedale”.

“Con questa nuova configurazione, facciamo un passo avanti decisivo – aggiunge il direttore del Dipartimento chirurgico, Liberato Aceto -. L’ampliamento migliorerà non solo la capacità di accogliere i pazienti, ma anche l’efficienza del nostro lavoro quotidiano, in un’ottica dipartimentale. Azioni come questa sono essenziali per il rilancio del nostro ospedale e della collaborazione con l’Università Gabriele d’Annunzio”.