Lunedì, 1 Settembre 2025 VastoAppello del Comune: “La Regione finanzi le Riserve Naturali di Vasto”L’importo del finanziamento richiesto è di 249.477 euroPasserelle, cartellonistica, bacheche e isole ecologiche con sistemi dissuasori innovativi per la fauna selvatica. Sono gli interventi previsti nella scheda progettuale predisposta dalla cooperativa Gogecstre di Penne – che ha in gestione le due riserve naturali presenti sul territorio di Vasto – presentata alla Regione nell’ambito dell’avviso pubblico “Tutela della biodiversità e miglioramento degli ecosistemi naturali dentro i Siti Natura 2000”. L’importo del finanziamento richiesto è di 249.477 euro. La scheda progettuale, che è stata approvata dalla giunta comunale il 29 luglio scorso (il giorno prima della scadenza prevista nel bando della Regione), prevede i seguenti interventi: rifacimento della recinzione di protezione del sistema dunale di Punta Aderci; completamento delle passerelle nella riserva Marina di Vasto; apposizione di cartellonistica e bacheche lungo la pista ciclo-pedonale della Via Verde Costa dei Trabocchi; miglioramento della gestione dei rifiuti in ambito periurbano con la realizzazione di 3 isole ecologiche progettate in modo da evitare che la fauna selvatica possa accedere ai rifiuti lasciati dai turisti, dotate di sistemi dissuasori innovativi. “Al momento non sappiamo ancora se il progetto verrà finanziato”, dice l’assessore all’ambiente, Gabriele Barisano, “con il taglio dei fondi alle riserve e con l’aria che tira la vedo davvero dura”. Il riferimento è alla riduzione del contributo regionale per la riserva naturale di Punta Aderci, istituita con legge regionale del 20 febbraio 1998 e che prima dei tagli era di circa 37mila euro l’anno. L’altra area protetta presente sul territorio, quella di Marina di Vasto, nata nel 2007 , non ha mai ricevuto fondi della Regione per mancanza del piano di assetto naturalistico (Pan). Lo strumento di pianificazione è stato approvato dal consiglio comunale il 28 maggio ed è attualmente nella fase delle osservazioni. “Quello che sta succedendo è il segnale di una deriva pericolosa che rischia di compromettere uno dei patrimoni più preziosi d’Abruzzo: le aree protette”, afferma l’assessore Barisano, “trovo grave e inaccettabile che si scelga di procedere con tagli generalizzati alle riserve per ripianare il deficit della sanità regionale. L’ambiente non può essere il capro espiatorio delle inefficienze del centrodestra, né il bancomat cui attingere per coprire anni di incapacità gestionale. Ancora più paradossale”, prosegue Barisano, “ è constatare che la stessa Regione, nelle fiere turistiche nazionali e internazionali, continui a utilizzare come immagine di promozione il promontorio della riserva di Punta Aderci, salvo poi ridurre drasticamente i fondi per la sua tutela. Una contraddizione che rischia di trasformarsi in un danno d’immagine oltre che in un impoverimento ambientale ed economico. Alla giunta regionale chiediamo un cambiamento di rotta immediato: servono risorse certe e un piano di rilancio delle riserve, non tagli ciechi che mettono in ginocchio lavoratori, enti gestori e comunità locali. Difendere le riserve significa difendere il lavoro, il turismo, la cultura e l’identità stessa dell’Abruzzo”, conclude Barisano. Anna Bontempo (Il Centro)
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