Lunedì, 4 Agosto 2025 ChietiLa UIL contro la direzione della ASL di Chieti"No a manovre di risparmio a scapito dei pazienti"“La recente decisione di tagliare contemporaneamente il personale addetto al facchinaggio e di non rinnovare 35 contratti di operatori sociosanitari nel pieno del periodo estivo rappresenta un atto gravissimo, privo di qualsiasi valutazione degli effetti concreti sull’organizzazione dei servizi e sulla salute degli operatori”. Così, in una nota, la Uil Fpl di Chieti che contesta con fermezza “l’operato della Direzione Strategica della Asl Lanciano-Vasto-Chieti in merito alle discutibili soluzioni adottate per il presunto risanamento del bilancio di previsione per l’anno 2025”. “È inaccettabile che in piena estate – viene sottolineato – quando i turni sono già al limite per via delle ferie, si proceda a ridurre personale e servizi come se si trattasse di semplici voci di spesa da eliminare. Se è vero che tali scelte comporteranno un risparmio economico nell’immediato, è altrettanto evidente che esse determineranno effetti negativi di ampia portata: ferie negate o ridotte al personale in servizio; straordinari imposti per colmare le falle organizzative create dalla stessa Asl; carichi di lavoro insostenibili, con gravi ripercussioni sulla salute fisica e mentale degli operatori; demansionamenti mascherati, con infermieri e Oss obbligati a svolgere mansioni proprie del facchinaggio; riduzione della qualità assistenziale, con pazienti trascurati e igiene personale rimandata a orari improponibili; rischi sanitari e operativi aumentati, con promiscuità di mansioni che possono generare infezioni e infortuni”. “Servizi delicatissimi, come la dialisi o i presidi esterni agli ospedali di Chieti e Lanciano, oggi dipenderanno solo da personale sanitario caricato di compiti logistici e movimentazione pesante, spesso anche all’esterno, sotto pioggia, neve o sole, senza nemmeno le dotazioni adeguate Una simile impostazione, oltre a vanificare il presunto risparmio, produrrà danni diretti e indiretti: aumento del contenzioso per demansionamento, incremento delle assenze per malattia, riduzione dell’efficienza operativa e della qualità alberghiera e assistenziale, con possibili rischi di infezioni per la promiscuità delle nuove mansioni”. “Tutto ciò mentre la Regione Abruzzo resta immobile, abdicando al proprio ruolo di garante della qualità e della sicurezza dell’assistenza sanitaria. Si lasciano carta bianca ai manager, salvo poi intervenire – forse – quando i disastri saranno ormai compiuti e i danni irreversibili”. La Uil Fpl di Chieti chiede, quindi, alla Regione u”n intervento immediato e netto, che escluda in modo categorico la possibilità per la Asl di operare tagli sulle figure sanitarie più esposte all’assistenza diretta e indiretta. In caso contrario, il sindacato si riserva di attivare ogni azione utile presso tutte le sedi competenti, compresi esposti, ricorsi legali e iniziative pubbliche, per impedire lo smantellamento silenzioso dei servizi e tutelare la dignità dei lavoratori e la sicurezza dei pazienti”. |