Sabato, 5 Luglio 2025 Abruzzo

AL VIA SALDI IN ABRUZZO, SPESA DA 92 EURO PRO CAPITE

FISMO, “ON LINE GIUNGLA, SCONTI GIÀ PARTITI”

Partono oggi 5 luglio in Abruzzo i saldi, e da una stima di Confcommercio la spesa media prevista in Italia per famiglia sarà di 203 euro, e di 92 euro pro capite, per un valore complessivo di 3,3 miliardi.

In Abruzzo dureranno 60 giorni, ea data, frutto delle consultazioni tra i tecnici della Regione Abruzzo e le associazioni di categoria regionali, è in linea con la decisione della commissione Commercio della Conferenza delle Regioni, che ha stabilito un’unica data a livello nazionale per uniformare l’avvio degli sconti su tutto il territorio.  I commercianti che intendono promuovere i saldi hanno dovuto darne comunicazione allo Sportello unico delle attività produttive (Suap) del Comune in cui ha sede l’esercizio commerciale

Fismo-Confesercenti, l’associazione che riunisce i negozi di abbigliamento e calzature sostiene però che con le promozioni irregolari gli abruzzesi hanno già speso 14 milioni di euro, a beneficio delle vendite on line, che continuano a rappresentare una giungla senza regole.

“In tutta Italia oltre 6,5 milioni di consumatori hanno già approfittato delle offerte, spendendo in media circa più di 100 euro a testa – sottolinea Franco Menna, titolare di uno storico negozio a Vasto e componente del vertice nazionale di Fismo Confesercenti Abruzzo – del resto, il fuoco promozionale è ampissimo: oltre la metà dei consumatori (52%) ha già ricevuto offerte, anche se solo una parte – il 18% del totale – ha effettivamente acquistato. Il 34% ha ricevuto offerte ma ha scelto di non acquistare. Sono numeri che dimostrano inderogabilmente che occorre sviluppare regole certe anche per il web: è impensabile che solo i negozi fisici siano tenuti al rispetto delle normative di settore. Ma sono anche la prova del fatto che incentivare la creazione di temporary shop o nuovi centri commerciali nelle ex aree industriali, come ha fatto la Regione Abruzzo, è una scelta fuori dalla storia.

“Il web e i social network sono un vero far west promozionale: le offerte spuntano in ogni momento, senza controlli né tutele, spesso senza indicazione chiara del prezzo iniziale» aggiunge Marina Dolci, titolare di un’attività storica di Pescara e anche lei componente degli organismi nazionali di Fismo Confesercenti «sconti anticipati diffusi pubblicamente, in piena violazione delle norme regionali e senza trasparenza. Assieme alla Fismo nazionale, stiamo continuando la battaglia per un intervento normativo e di vigilanza, anche sul canale digitale, per garantire condizioni eque e trasparenti per tutti, imprese e consumatori”.