Sabato, 21 Giugno 2025 Vasto

Il prof Guido Brunetti dona i suoi libri e le sue onorificenze alla Città del Vasto

Un nobilissimo gesto compiuto da un grande umanista-scienziato

Libri, saggi, onorificenze, riconoscimenti e premi in dono alla splendida Città del Vasto da parte del professor Guido Brunetti legato alla perla dell’Adriatico da profondi sentimenti affettivi fin da ragazzo. E’ un ampio e prezioso materiale che illustra l’attività scientifica, professionale, intellettuale e morale di Brunetti, umanista-scienziato, docente universitario e scrittore.
Il Comune di Vasto ha accolto con entusiasmo l’iniziativa, in considerazione- ha dichiarato l’assessore alla Cultura Nicola Della Gatta- del “grande patrimonio umano e professionale che il professor Guido Brunetti è riuscito a suggellare durante il suo straordinario percorso di vita”.
Brunetti ha tenuto lezioni nelle Università di Roma, Lecce e Salerno. Ha svolto attività nel Ministero di Grazia e Giustizia, prima nel settore minorile e poi nell’organizzazione e funzionamento di servizi specialistici, e presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ha esercitato attività diagnostica e terapeutica sia a livello privato che nei Centri Medico-Psico-Pedagogici, Centri di riabilitazione neuromotoria, Consultori familiari.
L’opera di Brunetti spazia nei più diversi campi delle neuroscienze, della psichiatria e della psicoanalisi ed è caratterizzata da “rigore scientifico, ampiezza culturale, tensione morale e da uno stile raffinato, attraente e brillante”. Un lavoro- ha sottolineato la critica- “estremamente articolato e poliedrico in ragione sia della
vastità di aree di indagine sia della consistente omogeneità di analisi”. Il suo nome poi figura nell’elenco degli autori di neuroscienze più famosi al mondo.
Guido Brunetti è stato definito da autorevoli scienziati un “umanista-scienziato” per le sue eccezionali capacità di “fondere” scienze neurobiologiche e scienze umane;
“uno dei pochi autori “capace di scrivere un libro sul cervello e la mente. Queste valutazioni fanno appartenere Brunetti al pantheon dei classici della letteratura neuroscientifica e filosofica.
Circa le onorificenze, si tratta di prestigiosi riconoscimenti conferiti a Brunetti per aver illustrato la Patria con altissimi meriti scientifici, culturali e professionali, contribuendo al progresso e al prestigio del proprio Paese.
In particolare, citiamo le onorificenze concesse dal Presidente della Repubblica Ciampi di “Benemerito della Scienza e della Cultura” (DPR 2006); dal Presidente della Repubblica Mattarella di “Benemerito della Salute Pubblica” (DPR 2024); dal Presidente della Repubblica Giovanni Leone di “Cavaliere dell’Ordine al Merito
della Repubblica” (1973); dal Presidente della Repubblica Ciampi di “ Ufficiale” (2003) e da Papa Vojtyla, oggi san Giovanni Paolo II, di “Cavaliere di san Silvestro” (2004).
Sia i libri che le onorificenze aprono, come hanno ampiamente mostrato le neuroscienze, nuove, meravigliose finestre nella mente dell’essere umano, “creando- rileva Brunetti- pensieri, idee, sentimenti, atmosfere e mondi magici e affascinanti. Ci proiettano in un’altra dimensione esistenziale e antropologica. E’ scoprire e vivere
cose mai immaginate”.
I libri sono “un potente fattore nello sviluppo mentale, affettivo, sociale e morale dell’individuo, a cominciare dall’infanzia. Essi costituiscono un dialogo tra anime:
quelle dei lettori e quelle degli autori. 
Leggere è un viaggio nel passato, nel presente e nel futuro. E’ un’avventura dello spirito”.
Il libro infine ha anche- sostiene l’illustre autore- “una rilevante funzione terapeutica.
Riduce stati d’ansia e depressione, stress e disturbi dell’umore, facilita il sonno e il riposo. Ha un incredibile effetto sedativo. Genera un senso di gratificazione, di benessere e di tranquillità dell’animo dovuto all’aumento di sostanze nel cervello, come ossitocina, vasopressina e altri oppioidi, chiamate sostanze del piacere e della
felicità”.
Tutta l’opera di Brunetti si pone come un “sistema di conoscenze scientifiche e filosofiche che si colloca nell’alveo della letteratura alta e in quella concezione che i pensatori greci chiamavano paideia e Cicerone humanitas.
Di qui, “l’importante ruolo educativo e sociale che possono assumere- conclude il professor Brunetti- “le biblioteche nella promozione del libro e della lettura”.
Soprattutto in Italia, dove “si legge poco e male”. Il decadimento della lettura ha in realtà “varcato i confini nazionali. Una recente ricerca ha mostrato che i ragazzi americani arrivano all’università con gravi carenze nel leggere”.
Anna Gabriele