CHIETI. Alla fine di una giornata convulsa, segnata da contestazioni e perplessità, la Asl Lanciano Vasto Chieti ha deciso di congelare l’assegnazione dell’appalto per il servizio trasporto malati.
Si tratta di attività residuali, spesso intraospedaliere, rispetto ai trasporti che già effettua la Croce rossa con un affidamento diretto molto contestato. Dunque ieri l’assegnazione è temporaneamente saltata per “eccesso di ribasso”. Infatti non solo il possibile vincitore ha presentato un’offerta con il 65% di ribasso, ma anche altri che si sarebbero aggiudicati alcuni lotti hanno offerto riduzioni ritenute eccessive. Quindi tutti convocati lunedì per fornire spiegazioni alla Asl su queste offerte che rischiano di essere considerate anomale e quindi di essere escluse.
LE PERPLESSITÀ SULLA SCELTA DEL MASSIMO RIBASSO PER UNA MATERIA COSÌ DELICATA
Massimo ribasso per il trasporto malati? Rischia di vincere chi propone di prelevare e trasportare dializzati, traumatizzati o colpiti da ictus su una carrozzella spinta a mano o su un pedalò (tra poco forse arriveranno i cinesi con il risciò…)? Accade anche questo alla Asl Lanciano Vasto Chieti, dove ieri, con l’apertura delle buste contenenti le offerte, scadeva questa gara che è l’ennesima conferma – se ce fosse ancora bisogno – delle perplessità più volte evidenziate sulla struttura amministrativa che confeziona queste perle.
Infatti si sta parlando di malati, non di merce da affidare a spedizionieri più o meno spregiudicati e competenti e si tratta di ambulanze con particolari requisiti e di personale necessariamente formato e non scelto casualmente nella platea infinita dei disoccupati.
Insomma questa gara è lo specchio di come la struttura amministrativa della Asl di Chieti tratta problemi così delicati: in ballo c’è la competenza di chi effettua il trasporto (gli automezzi) e di chi lavora su queste ambulanze (infermieri). Si domanda Francesco Taglieri, Nursing up, che da anni si batte per la formazione degli infermieri: «come verrà scelto chi lavorerà sulle postazioni nuove? chi in un gara a ribasso potrà prendere un infermiere adeguatamente formato con esperienza in emergenza-urgenza? Il mantenimento della competenza clinica del personale infermieristico avviene attraverso una serie di corsi professionalizzanti e di perfezionamento che anche la Asl stenta a fornire e che nei modelli organizzativi italiani sono la base prima di salire su un mezzo di soccorso».
Aggiunge Saverio Fiore, dell’associazione Valtrigno che ha presentato un ribasso del 65%: «Chiaramente posso spiegare che essendo un’associazione di volontariato, la Valtrigno non ha spese comparabili a quelle della Asl. Ma la mia offerta è anche un pò provocatoria: visti i rimborsi che la Asl paga alla Croce rossa, se anche la Valtrigno potrà averli l’offerta è normale. Ripagano tutto: dalla benzina alle gomme alla manutenzione all’assicurazione ecc. ecc.»
Rincara la dose Marcello Basili, Croce gialla: «affidare un servizio di massima importanza, che tra l’altro rientra nei Lea, con una gara al massimo ribasso è molto grave. Denota mancanza di rispetto per chi vuole lavorare in regola ed apre la strada a partecipanti che non hanno esperienza e professionalità acquisite».
Non a caso ieri, durante l’apertura delle buste, ci sono stati battibecchi tra i funzionari Asl ed i partecipanti – anche venuti da fuori regione, come da Puglia e Campania – per la mancanza di criteri selettivi per chi presentava l’offerta.
Qualche protesta anche perché, nonostante le cautele del bando di gara, la Croce rossa - che già fa l’asso pigliatutto - avrebbe presentato offerte per un paio di lotti, che poi si è aggiudicati.
Eppure si era detto che tutto l’affidamento alla Croce rossa era ancora sub iudice. Forse la torta dei rimborsi alla Cri – peraltro indicati in una nota ufficiale della Asl a firma di Andrea Tisselli, responsabile dei contratti di forniture sanitarie – è troppo appetibile per farne a meno.
Sebastiano Calella
Da PrimaDaNoi.it