Sabato, 17 Ottobre 2009 Vasto

E' morto a Pescara Mario Santarelli, giornalista RAI

Una vita spesa per lo sport abruzzese con due grandi passioni: la Juve e la Pro Vasto

La notizia è di quelle che non vorresti mai ricevere ed alla quale non pensi mai. Un amico, un collega, un uomo di sport se ne va all'improvviso e ti lascia attonito, con un vuoto in mente. Quando, qualche ora fa qualcuno mi aveva informato delle disperate condizioni in cui versava l'amico Mario Santarelli, giornalista Rai, con il quale ho trascorso anni ed anni della giovinezza, ho sperato nel miracolo. Invece, ora, mi è giunta notizia che Mario non è riuscito a sconfiggere il male. Una devastante emorragia celebrale lo ha sottratto alla vita, agli affetti più cari. La morte, nonostante il disperato tentativo del ricorso ad un intervento chirurgico al cervello, è sopraggiunta verso le 16,30 nell'ospedale civile di Pescara. Mario Santarelli, classe 1942, era nato a Vasto dove da ragazzo si era formato a quella formidabile scuola che era la Parrocchia di Santa Maria Maggiore. Poi, giovane, si era avvicinato alla politica diventando segretario del locale movimento giovanile della D.C.. Da ragazzo la passione per il giornalismo. Corrispondente de "Il Tempo", di "Stadio" per poi approdare alla sede RAI di Pescara dove per anni è stato la voce dello sport. Da sempre ha coltivato due amori sportivi viscerali: quello per la Juventus e quello per la Pro Vasto. La domenica pomeriggio il suo primo pensiero era per la squadra della sua gioventù, quella Pro Vasto per la quale aveva scritto tanto. Ed in questi minuti i ricordi si affollano nella mente. La sua presidenza al Centro Sportivo Italiano con Gianni Castaldi e con il sottoscritto. L'organizzazione del Trofeo del Trigno, che ogni estate animava i paesi dell'entroterra, e la sua esperienza anche di arbitro di calcio. Ora tutto è finito. Mario ci è stato sottratto da quella morte traditrice che non ti avvisa, che giunge all'improvviso e ti porta via per sempre. Ciao Mario!