Domenica, 21 Settembre 2008 Notizie

Amicone: lascio il partito per coerenza. L'UDC: non ci mancherà

Il consigliere regionale va nel PDL per la gioia di Menna & soci

Pubblicato su "Il Messaggero" di oggi di LUCIANO TROIANO PESCARA - «La mia attività politica è stata sempre coerente. Non posso rimanere all'interno di un partito che non decide dove collocarsi perché in attesa di sistemare qualche casella romana». E' la giustificazione di Mario Amicone che lascia l'Udc per approdare nel Pdl. «Faccio politica da 30 prima con la Dc, poi con il Ccd e l'Udc ora con il Pdl, non sono un saltimbanco o uno che passa da un partito all'altro per tornaconto personale - affonda Amicone -. Ho sempre lottato contro la sinistra ed i comunisti che oggi hanno cambiato vestito ma non sostanza. Gli ex democristiani della Margherita ne hanno subito preso i difetti». E' un fiume in piena l'ex macchina acchiappa voti di Casini in Abruzzo. La sala azzurra della Regione di Pescara è stracolma di amministratori locali del Chietino che «seguono l'amico Mario». E si vedono tanti consiglieri comunali e sindaci del Chietino che non hanno mai rinnegato né la Dc né l'alleanza con il centrodestra. Da lunedì nel Pdl entreranno anche i consiglieri proviciali chietini Nicola Mincone, colonnello di Amicone ed ex sindaco di Miglianico e Gaetano D'Onofrio. «Se l'Udc andrà con la sinistra, del partito rimarrà solo la sigla - aggiunge Amicone mentre si gusta i sorrisi del senatore Pastore, dell'onorevole Catone e dei colleghi Pagano, Tagliente e Castiglione -. Ho detto a Casini di questa mia scelta, ovvio che non gli sia piaciuta». Poi, arriva la stoccata in vista delle elezioni regionali «Enrico Paolini vuole fare la verginella quando afferma che certe delibere non le ha votate: non gli basterebbe il chirigo plastico» e giù applausi degli amici che affollano la sala, ed ancora «è' l'Udc che ha lasciato i suoi iscritti, un partito che si è messo a fare la ballerina». A chi sottolineava che adesso si troverà nuovamente insieme all'ex segretario regionale Udc Giampiero Catone, Amicone risponde che «le diversgenze ci sono state, è vero, ma solo a livello politico». Sulla sua candidatura non si sbilancia «ho fatto tre legislature, se vorranno, ci sarò, altrimenti sono pronto a dare il mio contributo in altro modo». Dopo gli abbracci, gli schiaffi: la replica dell'Udc, che accusa il colpo, arriva nel primo pomeriggio di ieri con un comunicato piccato, come in tutti gli addii. «Auguriamo buona fortuna al consigliere regionale Mario Amicone, ma non ci mancheranno né lui né la sua coerenza - esordisce la nota della segretaria regionale che Antonio Menna si guarda bene dal firmare -. Amicone non ci venga a parlare di coerenza, quando prima della caduta di Ottaviano Del Turco trascorreva giornate intere a disegnare nuovi scenari politici insieme a importanti esponenti della sinistra. E' stato lui, a Francavilla, l'artefice dell'accordo con la sinistra. Ed è sempre lui che nelle riunioni con i vertici del partito teorizzava alleanze a sinistra perché ambiva a ruoli che lo hanno spinto verso altri lidi».