Sabato, 30 Ottobre 2010 Vastese

Migliaia di persone a Guilmi per rendere l'ultimo saluto a Claudia Racciatti

Il rito religioso è stato presieduto da Mons. Bruno Forte. Tante le autorità civili e militari presenti

La salma di Claudia Racciatti è giunta a Guilmi, piccolo centro del medio vastese, nel primo pomeriggio, dove tutta la popolazione si era dato appuntamento dinanzi alla casa paterna della rappresentante dell’Arma Benemerita per renderle l’ultimo saluto. Una breve sosta. All’uscita un lancio di fiori e confetti. Da lì è partito il lungo corteo che si è snodato per le viuzze del paese fino a raggiungere la sommità dove si erge la Chiesa parrocchiale.
E’ stato mons. Bruno Forte, Arcivescovo della Diocesi Chieti-Vasto, in visita pastorale a Guilmi, ad accogliere sul sagrato della Chiesa Parrocchiale dell’Immacolata il feretro di Claudia Racciatti, la ventinovenne giovane tenente dell’Arma dei Carabinieri morta ieri l’altro a Roma all’interno della Caserma “Carlo Alberto Dalla Chiesa”. Un gesto d’amore, di grande significato per una Chiesa che, fortunatamente, da molti anni ha mutato il suo giudizio su quanti si tolgono la vita.
Dinanzi al feretro una collega portava su un cuscino azzurro il berretto e la sciabola di Claudia. Un picchetto d’onore ha reso il saluto alla collega morta per motivi che, probabilmente mai sapremo. Guilmi, il paese d'origine della famiglia, ha gremito la chiesa dell'Immacolata. Ma c’era tanta gente venuta anche da Vasto, da Chieti, dai centri del vastese e da Roma a salutare per l'ultima volta la tenente dei carabinieri.
"Preghiamo il signore affinché sia misericordioso con Claudia per tutto il bene che ha compiuto", è stata la prima esortazione che l'arcivescovo Bruno Forte ha rivolto dall'altare alla folla assiepata dentro e fuori dal tempio. Troppo piccola la chiesa, troppo stretto lo spazio antistante. Il campo sportivo trasformato in un parcheggio. I cittadini e le autorità. Il sindaco di Guilmi, Carlo Racciatti, il vice sindaco e il presidente del Consiglio comunale di Vasto, Vincenzo Sputore e Giuseppe Forte, il consigliere regionale Giuseppe Tagliente. Presenti all’interno del sacro tempio due generali dell’Arma Benemerita, la dott.ssa Calabrese, in rappresentanza del Prefetto di Chieti, Vincenzo Greco, il generale in pensione Zocchi, originario proprio di Guilmi, e tanti carabinieri, colleghi di Claudia, venuti da Roma a renderle l’ultimo saluto. Il capitano della Compagnia di Vasto, Giuseppe Loschiavo, il colonnello giunto da Chieti, Giuseppe Cavallari, molti ufficiali e sottufficiali. Molti i rappresentanti delle altre forze dell’ordine ed i colleghi di papà Domenico, comandante della Forestale di Vasto, giunti da tutta la Regione.
In abiti civili ma attenta nel gestire il cerimoniale, un’amica di corso di Claudia Racciatti, Emanuela Cervellera, comandante del Gruppo Radiomobile dei Carabinieri di Vasto, per 4 anni compagna di stanza di Claudia ai tempi dell’Accademia Militare di Modena. Attorno alla bara, deposta ai piedi dell’altare avvolta nel Tricolore, sei colleghi. In prima fila, distrutti dal dolore papà Domenico, mamma Elisabetta e Sara, la sorella di Claudia. In seconda fila l’anziana nonna distrutta dal dolore, assieme a tutti gli altri parenti.
Mons. Bruno Forte ha iniziato la celebrazione con un ricordo e un'esortazione: "Quando qualcuno si toglie la vita è perché ha dentro qualcosa che sfugge anche alla persona stessa che compie quel gesto. Preghiamo il Signore affinché sia misericordioso con Claudia, per tutto il bene che Claudia ha compiuto". La sua scomparsa improvvisa e prematura sia una spinta a "fare del bene, ognuno nel proprio campo, a partire da papà Domenico, che presta servizio nel Corpo forestale".
Presenti sull’altare anche due cappellani militari che hanno concelebrato con altri sacerdoti della zona.
Poi, all’omelia, mons. Forte affidando “il mistero di questa morte alla misericordia di Dio” ha inteso ricordare il candore, la dedizione, il senso del dovere ed i valori che hanno contraddistinto la pur breve vita di Claudia.
Prima della benedizione del feretro dall’altare i ricordi struggenti di Claudia. Hanno parlato una cugina - “sei stata per noi una stella che abbiamo tentato di emulare. Ti porteremo per sempre dentro i nostri cuori” - che ha ricordato le sue visite a Guilmi, le ore passate insieme provando gli abiti, provando i trucchi e parlando del futuro. Poi, distrutta dal dolore, ha parlato la sorella Sara. “Sei stata per me una guida. Mai avrei potuto immaginare di vivere un momento come questo. Mi darò forza per essere vicina a mamma e papà”.
Quindi ha preso la parola un’amica-collega di Claudia che ha lanciato messaggi a quanti sono tenuti a fare chiarezza sulla morte di “una ragazza che era l’espressione della vita e della gioia. Claudia non ha mai invidiato nessuno, non ha mai espresso giudizio negativi su chi le stava vicino”.
Infine, il ricordo della sua maestra di scuola elementare tornata a Guilmi per ricordarla “brava, solare, educata e sempre disponibile”. Poi la benedizione della salma con tutti i visi solcati dalle lacrime.
Al termine il lunghissimo corteo è ripartito per raggiungere il Cimitero Comunale dove la bara di Claudia è stata deposta nella Cappella di famiglia.
“Da questa sera a Guilmi nulla è più come prima – ci ha detto un’anziana signora del luogo – perché la perdita di Claudia ci priva di una persona amabile sempre affettuosa e cortese con tutti”.