Sabato, 18 Marzo 2023 AbruzzoA Pescara la pista ciclabile occupata dalle autoTante segnalazioni ma non cambia nulla“Sono stato minacciato (mi stai fotografando?), nonché invitato a fare “scatti” in altre parti della città, dove di situazioni simili ce ne sono tante. E purtroppo è così”. La protesta arriva da Giancarlo Odoardi il quale fa una serie di valutazioni in tema di circolazione a Pescara. “Ma qui, lungo la salita lato nord del Ponte Risorgimento” dice, “lo sport di occupare la pista ciclabile per parcheggiare, sempre per qualche minuto, ovviamente, è molto praticato. Con l’aggravante che c’è una fermata del bus, proprio sulla pista (un corto circuito funzionale che andrebbe banalmente risolto facendo avanzate la banchina di 2 metri sulla strada e la corsia dietro)”. “Nonostante le numerose segnalazioni, invece, tutto rimane com’è, tanto il disagio può essere sopportato. Ma chi deve sopportarlo? E chi deve adattarsi in queste situazioni? Lo si capisce dall’analisi delle foto: due utenze deboli, il ciclista e il pedone. Mentre l’utente forte, l’automobilista, commette l’infrazione per soddisfare la sua esigenza: il parcheggio!”. “Caso 1: il ciclista arriva, ma non può usare la pista perché è occupata da due auto in sosta, e quindi si adatta e si sposta verso il centro della strada. Passa lo stesso, ci mancherebbe! Caso 2: arriva l’autobus, che non può affiancarsi al marciapiede per far scendere o salire passeggeri, e quindi si tiene a distanza di almeno due metri dalla banchina, costringendo l’utente a fare uno scalino più alto per la salita o la discesa (pensiamo a un disabile motorio, o altro, a un passeggino, o un carico, come la spesa)”. “I diritti delle due utenze deboli sono sopraffatti dall’infrazione dell’automobilista che ritiene che soddisfare il suo bisogno, per due minuti, possa prevalere. Che poi non sono mai 2 minuti, ma sono un tempo dilatato, a piacere, che poi moltiplicato per i due minuti di tanti altri fanno l’occupazione permanente di quello spazio, pista ciclabile per i ciclisti e fermata bus per i pedoni. C’è tanto di segnaletica ad indicarlo, ma poco senso civico a riconoscerlo”. |