Sabato, 8 Agosto 2020 Abruzzo

D'Amario contro Schael per le Tac rigenerate

Destinata in un primo momento a Lanciano ora pare venga dirottata su Vasto

 In base a quali autorizzazioni e quale programmazione e relazioni tecniche da parte di chi dovere in Regione, e con quali coperture economiche sono stati acquistati dalla Asl Lanciano Vasto Chieti,  "alcune tac nuove e anche rigenerate” su iniziativa del direttore generale, Thomas Schael.

La richiesta al vetriolo è stata formulata con una lettera dal capogruppo del Partito democratico, Silvio Paolucci, ex assessore alla Salute, indirizzata al direttore del dipartimento Salute e welfare della regione, Claudio D’Amario, e per conoscenza allo stesso Schael e all’assessore alla Salute Nicoletta Verì, della Lega.

Lettere in cui non mancano frecciate all’esuberante dg, detto il “tedesco", per le sue comunicazioni "poco istituzionali", attraverso tweet.

E che fa seguito allo scontro al calor bianco che è esploso a Lanciano a seguito dell’annuncio dell’acquisto da parte della Asl teatina di una tac appunto "rigenerata", e non nuova di zecca da destinare all'ospedale Renzetti.

La lettera di Paolucci può essere letta anche come un abile mossa per smuovere le acque già agitate dentro la Asl chietina.

Da voci accreditate interne all'azienda sanitaria, infatti, D'Amario è a dir poco irritato per la decisione di effettuare gli acquisti sotto accusa, da parte dell esuberante dg Schael, senza consultare preventivamente il suo “superiore”, ovvero D'Amario.

Direttore va ricordato che rappresenta l'uomo forte della sanità abruzzese. Ex dg della Asl di Pescara, direttore del dipartimento Prevenzione del Ministero, settore in trincea nel corso della emergenza covid, fino a dicembre scorso, e poi a gennaio nominato capo dipartimento Salute della Regione Abruzzo, ma rimasto a Roma fino alla fine di aprile per il ruolo importante nella task force costituita proprio per costastare il lungo picco contagi e morti a causa del coronavirus.

Tornato in Abruzzo a dispetto di uno stipendio meno sostanzioso, e che sempre meno sopporta Schael, battitore libero e fuori controllo, tanto che in passato è entrato in conflitto, fino alle dimissioni anche in altre aziende sanitarie. Ultimo episodio a luglio 2019, quando Schael è andato via sbattendo la porta della Regione Calabria, dove ricopriva l'incarico di sub commissario.

A sollevare i caso delle tac è stato il sindaco di centrosinistra del centro frenano, Mario Pupillo, secondo cui Schael avrebbe rifilato all’ospedale della sua città una apparecchiatura "di seconda mano", e non solo, sostenendo che "l’offerta della ditta riguardava apparecchiatura da destinare in Radiologia e non in Pronto Soccorso, in prima istanza all'ospedale di Chieti: essendo stata rifiutata lì, poiché sarebbe stata preferita un’apparecchiatura di un’altra ditta è stata poi dirottata a Lanciano”.

“Insomma - ha concluso il primo cittadino - c’è chi può scegliere la ditta che fornisce la Tac e chi invece deve prendersi quella usata".

Non si è fatta attendere la replica di Schael che ha spiegato che la tac non è affatto di seconda mano ma "nuova, e di ultima generazione, rimasta invenduta e messa in esposizione, ed è per questo che la paghiamo la metà”. Insomma un buon affare".

Argomenti contestati da Pupillo. 

Per Paolucci serve dunque come minimo chiarezza da parte della Regione, il datore di Lavoro di Schael.

“Premesso che le carenze strutturali e infrastrutturali della Asl 2 richiedono interventi di ammodernamento e preso atto dagli organi di stampa e dagli innnumerevoli tweet del direttore generale, di non meglio precisato iniziative volte rinnovare le strumentazioni diagnostiche dei presidi sanitari della provincia di Chieti con la presente sono a chiedervi alcune informazioni", esordisce Paolucci nella lettera a D'Amario. 

“In primo luogo vorrei conoscere - prosegue Paolucci - se il dipartimento che lei dirige preventivamente autorizzato l'acquisto di alcune tac nuove e rigenerate risonanze magnetiche ulteriori strumentazione oggetto di continui ed esponenziali comunicati stampa e condivisioni social del manager”.

In secondo luogo chiede Paolucci, “vorrei essere informato se per questi investimenti sono state eseguite valutazioni di impatto funzionale a verificare i requisiti prodromici a regolare esercizio delle stesse allestimenti personale presa in carico”.

Alla luce delle due richieste, incalza Paolucci "vorrei avere chiarimenti sulla base di quali atti di programmazione e pianificazione regionale sono stati eseguiti gli acquisti di strumentazioni per la diagnostica da parte della Asl 2 Abruzzo ovvero se vi è stato un'attenta azione di monitoraggio e controllo da parte del dipartimento Salute sulle procedure di acquisizione distribuzione introduzione di dette tecnologie. e soprattutto quali risorse finanziarie l'azienda impiegato per la necessaria copertura economica”.

Infine chiede Paolucci “mi piacerebbe leggere le ragioni tecnico-organizzative che hanno supportato la scelta di preferire l'acquisto di apparecchiature rigenerate. Su tale scelta sono a formalizzare la apposita richiesta di ricevere copia di eventuali pareri tecnici o le valutazioni espresse dal servizio innovazione investimenti patrimonio tecnologie sanitarie Hta del Dipartimento regionale”.