Lunedì, 23 Gennaio 2012 Vasto

Una lezione magistrale sulla musica tenuta da mons. Marco Frisina

Mons. Bruno Forte ed il prof. Fabio Capani hanno presentato l'illustre compositore

E’ stata sicuramente una serata eccezionale quella che questa sera in molti hanno vissuto all’interno del Teatro Comunale Rossetti di Vasto dove, nell’ambito di una delle lezioni inserite nella Questiones Quodlibetales organizzata dall’Arcidiocesi di Chieti-Vasto è stato affrontato il tema “La musica e la ricerca di senso”.
Relatori il prof. Fabio Capani, rettore dell’Università Telematica di Chieti, mons. Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti-Vasto, e mons. Marco Frisina Sacerdote, Biblista e Compositore.
Una serata piacevole, resa accattivante dai tre relatori.
Mons. Frisina è stato presentato dal prof. Capani che ne ha ricordato il percorso musicale caratterizzato da una lunga serie di affermazioni a livello mondiale tanto da essere premiato perfino ad Hollivood.
Mons. Forte, nel suo breve intervento, si è soffermato su quella parte della Bibbia che tanto entusiasmò Sant’Agostino, ovvero il Salterio. La musica, a suo dire, è bellezza, rapimento e dolcezza.
Mons. Frisina ha tenuto una lezione meravigliosa parlando della musica e suonando della buona musica al pianoforte per far capire in maniera molto semplice i sentimenti che hanno accompagnato i più grandi compositori nella realizzazione dei componimenti più famosi.
“La caducità della musica – ha detto – è la sua grandezza”. Sì perché ogni esecuzione è diversa da un’altra, irripetibile. “La musica – ha aggiunto mons. Frisina – è un’arma straordinaria, pericolosissima”.
Affrontando temi attuali legati alla musica, il relatore ha affermato che “oggi si fa poca buona musica con la M maiuscola e che mentre con l’arte si vive con i soldi non si canta più”.
Nel corso del suo parlare il grande compositore ha accennato a i brani da lui composti, cantati oggi in tutte le chiese del mondo, e le musiche composte per le colonne sonore di film.
Frisina ha concluso l’applauditissimo intervento auspicando che la sua musica “possa toccare l’animo di tutti gli uomini per comunicare la pace”.