Giovedì, 12 Luglio 2007 NotizieTermoli: torna in carcere il colonnello Coppola. "Falsificato un atto"L'ex comandante provinciale dei carabinieri, coinvolto nell'inchiesta Black HoleDa Primopiano.it
di Manuela Iorio
Il colonnello dei carabinieri Maurizio Coppola da ieri sera - 11 luglio - è nuovamente rinchiuso nel carcere di Larino. E' stato raggiunto nella sua abitazione di Cantalupo (provincia di Isernia), dove si trovava ai domiciliari, da un nuovo provvedimento di custodia cautelare firmato dal Gip di Larino Roberto Veneziano su richiesta del pm Nicola Magrone.
La sua posizione nell'ambito dell'inchiesta sulle spie in Procura si è aggravata. Ora è accusato anche di falso ideologico e materiale. Avrebbe prodotto in sede di Riesame un documento fasullo per provare ai magistrati che non sarebbe stato lui a rigettare la richiesta di trasferimento dell'appuntato dei carabinieri Luigi Soccio, ma il comandante regionale che lo ha preceduto al vertice dell'Arma, Gennaro Boccia. Soccio, anche lui coinvolto e arrestato nell'inchiesta Black Hole III, il 14 maggio scorso, aveva chiesto il trasferimento ma, secondo gli investigatori, Coppola avrebbe 'insabbiato' la sua richiesta, violando le procedure, per assegnarlo - come poi di fatto è successo - all'ufficio di Fabio Muscatelli, allo scopo di tenerlo d'occhio e riferire quindi le mosse e le indagini del Capitano, 'motore' della delicata inchiesta sulla sanità e la corruzione del Basso Molise.
Il documento presentato in sede di Riesame sarebbe stato prodotto con l'aiuto di qualcuno all'interno del Comando provinciale e presentato dagli avvocati difensori, che lo hanno sottoposto all'attenzione dei giudici per scagionare il loro cliente. Un documento che, dalle prime informazioni, sarebbe stato grossolanamente contraffatto con un post-it aggiunto al foglio originale che poi è stato fotocopiato, in modo da far sembrare che le frasi contenute fossero autentiche.
Il colonnello Maurizio Coppola è riuscito a ottenere i domiciliari in sede di Riesame proprio grazie a questo documento, e con lo stesso atto in mano gli avvocati hanno presentato il ricorso anche in Cassazione.
Stando alle prime indiscrezioni nel nuovo procedimento sarebbero indagate anche altre persone: presumibilmente si tratta di coloro che hanno reso possibile la produzione del carteggio contraffatto, diventando così complici. Si tratta a tutti gli effetti di inquinamento delle prove. «Un fatto gravissimo - secondo gli inquirenti - e che dimostra la rete di compiacenza in cui il colonnello era abituato ad operare».
Un fatto, questo, che va ad arricchire e ad accreditare la tesi accusatoria della Procura di Larino, che dopo questa inchiesta, che lo scorso maggio aveva portato all'arresto di nove persone tra carabinieri e poliziotti, era diventata bersaglio di attacchi da parte di politici come il deputato dell'Udc Giovanardi che ha stigmatizzato il comportamento della Procura frentana, a suo avviso teso a «cercare pubblicità e notorietà». Una vera 'persecuzione' quella di Giovanardi, che proprio alcuni giorni fa era venuto in Molise 'spalleggiato' da altri parlamentari per portare solidarietà a Coppola e criticare nuovamente l'operato della Procura: «I ladri e i delinquenti devono stare in carcere, non i carabinieri» aveva detto.
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