Sabato, 30 Giugno 2012 AbruzzoProstituzione, blitz a Pescara: sgominata la gang dei romeniEmesse 15 nisure di custodia cautelare: 11 in carcere e 4 divieti di dimoraGli uomini della Squadra mobile di Pescara stanno eseguendo 15 misure cautelari nei confronti dei componenti di alcune gang, formate da rumeni e italiani, accusati di associazione per delinquere, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, estorsione e rapina, nell’ambito di indagini che hanno portato alla luce «una gestione organizzata e imprenditoriale dell’affare della prostituzione nella città di Pescara». In particolare, la gang avrebbe reclutato in patria decine di giovani romene - chiamate in gergo «bagagli» o «scoiattoli» -, spesso con l’inganno di un falso posto di lavoro, per poi avviarle alla prostituzione a Pescara e Bari, sottomettendole, in molti casi, con violenze e minacce.
L’operazione odierna - condotta dalla Mobile sotto la direzione della Procura di Pescara (il pm è Giuseppe Bellelli) e coordinata dal Servizio centrale operativo di Roma - è denominata «Scoiattolo 2» e fa seguito a quella chiamata «Scoiattolo», che, a maggio del 2011, portò all’emissione di 28 misure cautelari. L’attività investigativa ha consentito di smantellare più bande criminali, che si erano divise il territorio in zone ben distinte ed hanno occupato le aree più «redditizie» della città, relegando altri gruppi criminali - come quelli che gestiscono la prostituzione proveniente dell’Africa centrale - in zone più periferiche. Proprio per questa precisa suddivisione del territorio erano rari e di breve durata i conflitti tra le diverse fazioni, che avevano tutte l’obiettivo del massimo profitto. Con i proventi dell’attività gli aguzzini effettuavano, tra l’altro, investimenti in Romania. Dei quindici provvedimenti emessi dal gip del Tribunale di Pescara Luca De Ninis, undici sono applicativi della custodia in carcere e quattro del divieto di dimora. Tre le persone rintracciate fino ad ora:: in carcere sono finiti Vasilica Mihai, 30enne senza fissa dimora, e Cristian Robert Baronescu (26), anch’esso senza fissa dimora, mentre Alexandru Holban è destinatario del divieto di dimora a Pescara, Montesilvano e Francavilla al mare ( Chieti). Per rintracciare gli altri soggetti destinatari dei provvedimenti sono in corso ricerce, anche all’estero, tramite il servizio Interpol. |