Giovedì, 16 Ottobre 2008 Notizie

Pescara: lutto cittadino per Monsignor Iannucci

Oggi sono stati celebrati i funerali dell'Arcivescovo più amato: sarà sepolto in cattedrale in un'urna di marmo

Pubblicato su "Il Messaggero" di LUCIANO TROIANO La città porge l'ultimo saluto a monsignor Antonio Iannucci, arcivescovo emerito della diocesi di Pescara-Penne. La salma di Iannucci, scomparso martedì all'età di 94 anni per complicazioni cliniche seguite a un blocco renale, è stata trasferita ieri mattina nella cattedrale di San Cetteo alle 10 e, da quel momento, c'è stato un costante afflusso di persone venute a render omaggio al vescovo più amato. In prima fila numerosi religiosi, suore e sacerdoti che hanno avuto in Iannucci un padre prima che un vescovo; tantissima la gente comune che, a mezzogiorno, aveva riempito con le proprie firme almeno quattro registri posti all'ingresso della cattedrale. Una delegazione di vigili urbani di Bolognano, paese natale di monsignor Iannucci, ha posto lo stendardo del Comune sul pulpito del tempio. Lutto cittadino sia nel paese d'origine che in città, decretato ieri pomeriggio dal sindaco D'Alfonso, con esposizione delle bandiere a mezz'asta in tutti gli edifici pubblici. Il corpo dell'arcivescovo emerito, invece, è stato composto in una bara in noce chiaro e dall'interno rosso, in paramenti viola con guanti scarlatti e l'anello con il sigillo, mitra bianca e bastone pastorale. Il via vai di persone è stato costante per l'intera giornata, in mattinata è arrivato anche l'omaggio del movimento dei Focolari, fondati da Chiara Lubich, amica di Iannucci: un cesto in vimini bianco pieno di rose e orchidee rosa. «Se ne va il padre della diocesi - ha detto l'attuale vescovo, Tommaso Valentinetti - e l'eredità che ci lascia è seria ed impegnativa. Con serenità, monsignor Iannucci ha vissuto tutta la sua esistenza dedito alla chiesa ed alla diocesi che ha guidato, con amore, in tempi difficili e significativi». Tra i banchi, per un commiato, anche l'onorevole Ugo Crescenzi già presidente della Regione Abruzzo dal 1970 al '72 ed ex deputato della Democrazia cristiana, vicinissimo al movimento cattolico. Presente anche Nicoletta Verì, consigliere comunale del Pdl e coordinatrice degli istituti di studio e riabilitazione della Curia. «I ragazzi e gli uomini che hanno conosciuto monsignor Iannucci - ha dichiarato la Verì - porteranno sempre nel cuore il suo operato, impegno e lungimiranza capace di guardare al di là degli steccati, una dote che gli ha permesso di operare nel sociale oltre che nella chiesa». La Verì ha ricordato il grande spirito di carità e dedizione di Iannucci, il suo motto era "Opere et sermone", e la realizzazione di una «rete di strutture di valore inestimabile per l'intero territorio abruzzese. Le parole di Monsignor Iannucci - ha concluso la Verì - saranno custodite preziosamente come un'eredità preziosa». I funerali dell'arcivescovo Iannucci saranno celebrati oggi pomeriggio alle 16 in cattedrale, alla funzione parteciperanno numerosi vescovi e sacerdoti, al termine delle esequie la sua salma sarà tumulata all'interno, di San Cetteo, nella tomba che la Curia ha fatto realizzare, su progetto dell'architetto Filomena Cicchitti, dalla Industrialmarmi di Spoltore. La sepoltura all'interno del tempio è stata votata all'unanimità dal consiglio comunale ed autorizzata dalla Asl mentre il sindaco ha rilasciato ieri il suo nulla osta. Il sarcofago, dal peso di venti quintali, è composto da marmo rosso di Verona con inserti in marmo giallo di Siena ed opali del Pakistan.