Lunedì, 24 Ottobre 2011 Vasto

Perchè Nicola Desiati ha compiuto quell'insano gesto?

E' l'interrogativo al quale gli inquirenti stanno tentando di dare una risposta

Con il passare delle ore, parlando con amici e conoscenti di Nicola Desiati e Mirella La Palombara, emergono particolari sulla personalità del finanziere che, nella serata di venerdì scorsa, ha deciso di mettere fine alla vita di sua moglie e di se stesso attuando un gesto insensato che, probabilmente, aveva in mente da tempo.
Lui, Nicola Desiati, descritto dai colleghi di lavoro come “un perfezionista meticoloso e puntuale”, aveva deciso di mettere su una famiglia ad una età matura. Aveva incontrato Mirella e con lei sembrava aver raggiunto quella felicità che sul suo volto non era sempre evidente.
Qualcosa, negli ultimi tempi, probabilmente aveva incrinato il loro rapporto. I vicini di casa continuano a ripetere che nei mesi scorsi, ovvero in estate, la coppia la si vedeva uscire di casa per raggiungere il mare o per delle lunghe passeggiate. Una casa tenuta, come il giardino antistante, sempre in ordine.
Nicola venerdì scorso aveva lavorato regolarmente nella Caserma di Chieuti. Poi, aveva fatto ritorno in compagnia del suo superiore (residente a Pescara) nella sua casa di località San Tommaso. Nessuno avrebbe potuto immaginare quale folle progetto avesse in mente.
All’improvviso ha sparato. Ha sparato contro la moglie colpendola con tre proiettili. Uno le ha centrato la testa fulminandola all’istante. Altri due si sono conficcai nel torace della donna. Diversi altri colpi sono andati a vuoto finendo contro le pareti e contro i mobili. Poi, prima di uccidersi, secondo il medico legale, avrebbe atteso qualche tempo. Sarà l’autopsia, in programma per oggi nell’obitorio dell’Ospedale “San Pio”, a stabilirlo.
Infine ha sparato un primo colpo contro se stesso sfiorando la tempia. Poi, però, ha posto la pistola in corrispondenza del cuore ed ha fatto fuoco.
Ora i genitori, i parenti, gli amici ed i colleghi di questa immane tragedia continuano a porsi interrogativi: perché?
Nicola, da quanto è dato sapere, non avrebbe lasciato nessun messaggio. Oggi verrà visionato anche il computer dell’ufficio nel quale lavorava per cercare di dare una plausibile risposta a quell’interrogativo.
La Procura della Repubblica di Vasto a riguardo ha impartito disposizioni ben precise.