Giovedì, 3 Aprile 2025 Abruzzo

IN CENTINAIA ALLA MANIFESTAZIONE IN CORSO ALL’EMICICLO

"iNVASIONE" DEI MANIFESTANTI DELLA SALA DEL CONSIGLIO REGIONALE

 In centinaia stanno “invadendo” Palazzo dell’Emiciclo, sede del Consiglio regionale all’Aquila, mentre è in corso la manifestazione di protesta di Cgil, Cisl, Uil e Ugl e delle opposizioni di centrosinistra contro il progetto di legge della Giunta, guidata da Marco Marsilio, di FdI, che prevede l’aumento dell’addizionale Irpef per coprire il debito della sanità.

Il tutto mentre i consiglieri di opposizione, che compongono il Patto per l’Abruzzo, hanno occupato l’aula del Consiglio dove, nel pomeriggio, è prevista la seduta per l’approvazione del discusso disegno di legge.

Fuori dall’Emiciclo in tanti, provenienti da tutto l’Abruzzo, con al seguito bandiere e striscioni dei sindacati confederali, del MoVimento 5 stelle del Partito democratico. Presenti anche i sindaci che aderiscono all’Ali.

Urlano “Dimissioni” rivolgendosi al presidente Marsilio accusato di aver “affossato” la sanità regionale. I manifestanti hanno riempito l’aula dell’Emiciclo intonando Bella Ciao.

La Commissione Bilancio, riunita oggi all’Aquila, ha approvato a maggioranza dei presenti, cioè dei consiglieri della maggioranza di centrodestra visto che le opposizioni hanno occupato per protesta l’aula consiliare, il progetto di legge che sarà al vaglio del Consiglio.

Quella della commissione Bilancio, iniziata poco prima delle 12, è stata una riunione lampo – come si legge in una nota stampa – e chiusa con la decisione di approvare un testo senza alcuna revisione emendativa. In sintesi, il progetto legge arriverà in Aula, questo pomeriggio alle 14, nella versione originale depositata dall’Esecutivo.

Eventuali emendamenti potranno essere ripresentati direttamente in fase di Consiglio regionale, in questo senso in attuazione del diktat del presidente della Giunta Marsilio che aveva con decisione chiesto la approvazione del testo della Giunta. Si vedrà in consiglio se Lega, Fi e FdI ritriteranno i loro emendamenti annunciati per giorni.