Mercoledì, 29 Gennaio 2025 Abruzzo

Scontri L'Aquila-Samb: liberi i 3 tifosi, Daspo in arrivo

Il processo fissato per il prossimo 5 marzo

di Giampiero Giancarli

I tre tifosi aquilani finiti ai domiciliari dopo le indagini della polizia in seguito agli scontri avvenuti dopo la partita di serie D tra L’Aquila e Sambenedettese (0-3), Fabio Ambrogi di 49 anni, Alessio Catelli, di 35, e Vincenzo Fracassi di 34, sono liberi anche se il giudice Tommaso Pistone ha convalidato gli arresti e disposto che essi abbiano un obbligo di firma per tre volte a settimana.

I tre si sono scusati per quanto hanno fatto, con parziali ammissioni, ma questo non eviterà loro il Daspo del questore per 5 anni. Gli avvocati hanno chiesto i termini a difesa per cui il processo per direttissima si farà il 5 marzo. Gli imputati rischiano fino a 4 anni di carcere.

Sono difesi dai legali Massimo Costantini, Alessandra Spadolini,  Francesco Valentini e Federico Cortelli.

Proseguono intanto le indagini della polizia potrebbero portare in tempi molto brevi anche ad altri indagati ma non ad arresti visto che il termine delle 40 ore è scaduto.

Intanto è arrivata  ieri la decisione del giudice sportivo che ha disposto multe e sanzioni per entrambe le squadre. Multa di tremila euro a carico dell’Aquila Calcio che dovrà disputare una gara a porte chiuse. In particolare, è stato segnalato il fatto che alcuni sostenitori dell’Aquila hanno introdotto 4 fumogeni nella curva a loro riservata, lanciandone uno nel terreno di gioco. Inoltre, nel provvedimento disciplinare si legge anche che 50 tifosi hanno preso parte a una rissa sferrando “calci, pugni e colpi inferti con oggetti atti ad offendere (cinture aste di plastica)”. Rilevato anche il fatto che due ultrà sono entrati nell’area degli spogliatoi, spintonando e insultando i tesserati della squadra avversaria “creando una situazione di tensione che rendeva necessario l’intervento delle forze dell’ordine”.

A carico della Sambenedettese sono state disposte una multa di 2.800 euro e una diffida, anche relativa all’introduzione di sette fumogeni e due petardi nel settore loro riservato. Inoltre, sul provvedimento si legge che “non meno di 50” tifosi hanno dato inizio alla rissa. Nel documento viene riportato che una persona non identificata ha rivolto “espressioni irriguardose” verso una persona riconducibile alla squadra avversaria.