Lunedì, 5 Febbraio 2024 Vasto

Gli amici e gli alunni di Vasto hanno reso omaggio alla Prof.ssa Luciana Fedi

Il ringraziamento dei Suoi cari al termine della celebrazione di un rito religioso

La scorsa settimana, nella lontana Città di Aosta, si è conclusa la vita terrena della prof.ssa Luciana Fedi, docente per tanti anni presso il Liceo Scientifico "Raffaele Mattioli" della nostra Città. Come preannunciato su questo sito, sabato scorso, nella Chiesa di San Marco Evangelista, gli amici di Vasto l'hanno voluta ricordare organizzando una celebrazione religiosa alla quale hanno partecipato in tanti: parenti, amici, studenti e conoscenti. Un tripudio d'amore per una Donna, per una Professoressa che tanto ha dato alla nostra Comunità. A riguardo il marito Nino Vallesi e gli adorati figli Luigia e Giovanni ci hanno fatto pervenire la seguente nota:

 

Ringraziamo di vero cuore quanti si sono adoperati per l'organizzazione della Funzione e quanti hanno partecipato: eravate veramente tanti. Mamma vedendoci ci avrebbe rimproverati tutti, anche con espressioni colorite sue tipiche. Avrebbe detto: "che so' se fesserie" (però poi lei era la prima ad organizzarle e a partecipare per gli altri); "che so' ste facce tristi (lei era quella del bicchiere sempre mezzo pieno, quella che, in osservanza al suo nome, infondeva sempre agli altri speranza e luce).

Tuttavia, (anche se non lo avrebbe mai ammesso) vedendo la partecipazione di cosi' tanta gente commossa si sarebbe commossa  Lei stessa e le avrebbe fatto immenso piacere: Lei era una persona semplice, che odiava i gesti eclatanti e pomposi, mentre al contrario era molto sensibile alle manifestazioni spontanee e sincere, alle "carezze" non obbligate e non convenzionalmente dovute: questo saluto è  stato intimamente sentito e dovuto. Mamma se ne é andata così  come ha sempre vissuto: in punta di piedi, senza mai chiedere, senza mai disturbare, senza mai "dipendere". In punta di piedi ma in maniera incisiva: la presenza di così tanta gente é la testimonianza di quanto silenziosamente sia stata determinante per tutti noi.

Lei, che era così sensibilmente profonda, sarebbe rimasta estremamente colpita anche dalla casuale coincidenza dello svolgimento della sua cerimonia religiosa di ricongiungimento con il Padre Celeste nella stessa data della ricorrenza di San Giovanni Bosco, figura cui Lei é  stata accostata la funzione di grande educatore. E non a caso sia il Parroco di Aymavilles sia l'amico, collega e Padre Spirituale Padre Eugenio di Giamberardino hanno posto l'accento proprio sulla dicotomia di mamma insegnante/educatrice. Questa infatti era veramente Lei, un'educatrice vestita da moglie, vestita da mamma, vestita da nonna, vestita da amica sincera e, non da ultima, vestita da professoressa "giusta". 

Sicuramente un'educatrice estremamente rigida e severa, severa soprattutto con se stessa, perché  sentiva di dover dare sempre il massimo per le persone che in una qualsiasi maniera dipendevano da lei. Lei non insegnava solamente, Lei ti provocava per farti esternare e sviluppare il tuo senso critico, Lei ti stimolava e supportava per farti prendere coscienza delle tue passioni, Lei ti sosteneva ed incoraggiava vigorosamente per farti vincere le reticenze ad esprimere (nel modo corretto) la tua personalità, convinta e libera da condizionamenti. Questa era Mamma.

E con questi sentimenti di riconoscenza infinita la famiglia intera ringrazia tutti voi che ne avete saputo cogliere la vera essenza, gli amici, i colleghi, gli alunni, tutti gli intervenuti in massa ed i tanti che impossibilitati ci hanno comunque  costantemente manifestato estremo affetto.

Grazie, Nino, Luigia e Giovanni (Vallesi)