Mercoledì, 9 Agosto 2023 Abruzzo

Messina Denaro operato ieri al San Salvatore de L'Aquila

Peggiorate le condizioni del boss mafioso

Matteo Messina Denaro è stato operato nella serata di ieri per una occlusione intestinale nel reparto di chirurgia universitaria di dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila dove il boss della mafia era stato trasferito con ingenti misure di sicurezza dal carcere di massima sicurezza della frazione aquilana di Preturo nel pomeriggio in seguito al peggioramento delle sue condizioni di salute.

Matteo Messina Denaro, affetto da un tumore al colon in stato avanzato, ha passato la notte nella cella riservata ai detenuti che era stata ristrutturata nei mesi scorsi.

Secondo quanto si è appreso, l’ex superlatitante, rinchiuso nel penitenziario dell’Aquila in regime di 41 bis dal 17 gennaio scorso, il giorno dopo l’arresto avvenuto a Palermo, avrebbe trascorso una notte tranquilla.

Tuttavia le sue condizioni rimangono delicate: a preoccupare i medici lo stato generale del paziente che dal punto di vista oncologico è seguito dal reparto diretto dal professore Luciano Mutti ed ha ricevuto le cure, in particolare le chemioterapie, nell’ambulatorio ricavato in una stanza del carcere proprio di fronte alla sua cella.

Il ricovero è avvenuto dopo che il difensore abruzzese del boss, l’avvocato Alessandro Cerella, del foro di Vasto, in una intervista ha denunciato l’aggravamento dello stato di salute del suo assistito e la incompatibilità con il regime del 41bis e carcerario, annunciando la presentazione di una istanza in tal senso.

Poi, ci hanno pensato il parere dei medici e poi la autorizzazione dei magistrati della procura di Palermo a disporre il ricovero.

È il terzo ricovero al San salvatore per Matteo Messina Denaro: la prima volta per una serie di controlli, la seconda per per un piccolo intervento per problematiche urinarie, la terza ieri.

Al momento il boss, secondo quanto si è appreso da fonti sanitarie, non sarebbe in pericolo di vita anche se le sue condizioni nelle ultime settimane sono decisamente peggiorate.

Infine un elemento legato all’intervento chirurgico: il boss è stato operato da una equipe diretta dal professor Fabio Vistoli, nuovo primario del reparto di Chirurgia universitaria nonostante nel pomeriggio fossero di turno i chirurghi della divisione ospedaliera guidati dal primario Roberto Vicentini. Proprio coloro che avevano seguito finora Matteo Messina denaro.

Il boss, condannato all’ergastolo per le stragi del 1992-1993, è detenuto all’Aquila dal 16 gennaio scorso, dopo essere stato arrestato a Palermo dai carabinieri del Ros. Proprio la sua malattia ha portato gli investigatori e i magistrati sulle sue tracce.

In un pizzino ritrovato il 6 dicembre a casa della sorella Rosalia è stato trovato un diario clinico del latitante, con le operazioni subite, gli esami e i cicli di chemioterapia.

Nel carcere dell’Aquila, Messina Denaro è seguito da uno staff medico che, in vista del trasferimento, ha realizzato una sala ad hoc vicino la cella, dove effettuare le terapie chemioterapiche. Proprio com’era avvenuto con Bernardo Provenzano, l’altro storico capomafia, che nell’ultimo periodo della sua vita venne ricoverato in una struttura carceraria dell’ospedale di Parma. Subito dopo il trasferimento di Denaro nel supercarcere dell’Aquila, il boss trapanese ha incontrato la figlia e le sorelle.