Martedì, 29 Maggio 2018 Vastese

Consegnato al Cardiochirurgo Gabriele Di Giammarco il Premio “Tilde Lametti”

Il Premio è stato istituito dal CIF di Lanciano

Solo posti in piedi nella sala convegni del Polo Museale, le presenze sono andate oltre le più fiduciose
aspettative, considerate le altre iniziative in programma nello stesso pomeriggio. Il ricordo di Tilde Lametti e
il premio a lei dedicato, hanno anche stavolta suscitato una grande attenzione, richiamando un pubblico
numeroso. Il riconoscimento ritirato lo scorso anno dall'oncologo Ettore Cianchetti è andato in questa
edizione 2018 al prof. Gabriele Di Giammarco, direttore della cattedra di Cardiochirurgia dell'Università
D'Annunzio. La presidente del Cif (Centro Italiano Femminile) di Lanciano Cesira Verì, ha voluto
privilegiare ancora una volta il settore della sanità, mettendo in primo piano la salute, patrimonio prezioso di
tutti, e il tema della scienza e dell'etica, della tecnologia e della persona.

“Abbiamo scelto di parlare ancora di sanità, ma non come denuncia, non per sollevare polemiche, ma per capire – sottolinea la presidente nel suo intervento introduttivo – l'importanza della scienza al servizio della persona, lavorare insieme diceva Tilde Lametti per il bene comune, cercare di rimanere immuni dagli egoismi e mettersi al servizio con talento e generosità. Lo spirito di questo Premio è quello di coniugare cultura ed etica, sapienza e conoscenza.
Organizzare questo convegno ha richiesto un impegno e uno sforzo notevoli e ringrazio le amiche del Cif per
il loro sostegno e contributo” . Poi la platea è stata letteralmente rapita dall'intervento dell'ing. Tommaso
Ghidini, capo della divisione di strutture, meccanismi e materiali dell'Agenzia Spaziale Europea che ha
affrontato, anche attraverso le immagini, un tema di particolare suggestione, spiegando il ruolo dell'Esa e il
lavoro che si sta portando avanti per “il bene del Pianeta”. “La missione su Marte e le sue ripercussioni sulla
terra”,questo l'argomento che ha davvero catalizzato l'interesse e la curiosità dei presenti, nessuno escluso.
“E' importante far sapere come utilizziamo le risorse dei contribuenti, la nostra opera non è fantascienza e
nemmeno un impegno vano o visionario, ma concreto, con obiettivi precisi”. Ha parlato di stazioni orbitanti,
di stampanti “3D” lanciate sulla luna e di come si lavora per migliorare le condizioni di vita e la salute delle
persone grazie a missioni spaziali sempre più elaborate.
Il prof Gabriele Di Giammarco, ha esordito ringraziando tutti prima di cominciare la sua relazione su “La
cardiochirurgia creata e reinventata dalla tecnologia”che ha messo in primo piano proprio il ruolo della
tecnologia e come questa ha permesso successi che fino a pochi anni fa erano impensabili. “La disciplina
cardiaca si è sviluppata e ha fatto passi da gigante grazie alla tecnologia che ha reso il lavoro più sicuro con
enorme beneficio per i pazienti – ha spiegato Di Giammarco - . Esiste una differenza tra tecnica che è l'arte
di fare e tecnologia che è anche motivo di progressione sociale e così deve essere considerato anche nella
medicina”. E a chi è affetto da malattie cardiovascolari e ha bisogno di interventi chirurgici seri raccomanda
di rivolgersi a strutture competenti. “ Ma tecnica e tecnologia si sono sempre alternate passandosi il
testimone in una staffetta senza fine verso l’innovazione. Cosi è stato ed è per le protesi valvolari cardiache;
così è per gli approcci terapeutici contraddistinti dalla ridotta invasività fino al caso della chirurgia robotica
in cui alla microinvasività si associa il massimo del vantaggio nella riduzione delle complicanze che
normalmente gravano sulla chirurgia convenzionale”. Grande e comprensibile attenzione anche per la
relazione del prof. Di Giammarco. Quando si parla di salute l'interesse è sempre alto e la peculiarità di questo incontro è stata propria l'efficacia degli argomenti trattati. Ultimo a relazionare Padre Franco Annichiarico,
Gesuita, animatore di Terra Santa di lunga esperienza e appassionato iconografo.
Il convegno, moderato dalla giornalista Maria Rosaria La Morgia, si è concluso con l'annuncio della nascita
di una nuova associazione. A parlare di questo è stato Sergio Sideri, professione notaio, molto conosciuto in
città e che, visibilmente emozionato, ha spiegato il perché di questo neo sodalizio, ricordando, non senza
fatica, l'esperienza vissuta, ex paziente del prof Di Giammarco di cui ha apprezzato non solo “la
professionalità, la competenza, ma anche l'umanità e la sensibilità. Questa associazione che porta il nome di
CESIRA – non è solo un omaggio alla presidente del Cif – ma è l'acrostico di Comunità Ex pazienti Salvati
In Regione Abruzzo e l'obiettivo è quello di promuovere iniziative per raccogliere fondi, per ora si punta
all'acquisto di un robot”. A portare il saluto dell'Amministrazione Comunale, l'assessore Marusca Miscia che
ha rimarcato l'importanza e il significato di un progetto che è ormai diventato un appuntamento consolidato.
E già si pensa al prossimo anno, alla quinta edizione del Premio Lametti che sicuramente sarà destinato a una
donna.