Lunedì, 27 Luglio 2015 Abruzzo

Terremoto L'Aquila: lavori sospetti, sei misure cautelari

Ed in molti tremano per gli sviluppi delle indagini

Nuova inchiesta della Procura distrettuale antimafia dell'Aquila nell'ambito di presunti lavori sospetti nel post-sisma del sei aprile 2009. Su richiesta dei pm Fausto Cardella (capo della Procura) e Antonietta Picardi, il gip Giuseppe Romano Gargarella ha firmato sei misure cautelari nelle quali agli indagati vengono contestati, a vario titolo, reati che vanno dall'abuso d'ufficio a subappalti irregolari, dichiarazioni fraudolenti mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, corruzione aggravata per un atto contrario ai doveri d'ufficio ed estorsione. I fatti contestati dagli inquirenti (le indagini sono state condotte dai diversi reparti dei carabinieri ed anche dai vigili del fuoco) si riferiscono al periodo compreso tra il 2012 sino alle ultime settimane di quest'anno. In particolare agli arresti domiciliari sono finiti l'ex assessore comunale Pierluigi Tancredi (esponente storico di Forza Italia che a quell'epoca non rivestiva incarichi di Giunta poiche' era gia' subentrata l'amministrazione di centrosinistra guidata dall'attuale sindaco Massimo Cialente), Maurizio Polisini ed Andrea Polisini, di 66 e 38 anni, entrambi di Montorio al Vomano (Teramo), rappresentanti della Edilcostruzioni Group Srl; Mauro Pellegrini, 57 anni, di Caporciano (L'Aquila), amministratore e socio della societa' 'Dipe' e Giancarlo Di Persio, 61 anni, di San Demetrio ne' Vestini (L'Aquila), anche lui della Dipe.
  L'altra misura cautelare, che prevede l'obbligo di dimora e di firma, e' stata notificata a Nicola Santoro, 32 anni, dell'Aquila, ritenuto intermediatore. Nell'inchiesta, denominata "Redde Rationem", in totale gli indagati sono 19 tra i quali figurano anche due dirigenti del Comune dell'Aquila che a vario titolo si sono occupati degli appalti delle opere di messa in sicurezza di alcuni edifici nel centro storico della citta', tra cui quello sede della Prefettura, tra i simboli della tragedia di sei anni fa. .