Mercoledì, 26 Marzo 2014 Abruzzo

Pizzoferrato: il sindaco Fagnilli risponde alle opposizioni

“Polemiche sterili. Nasce un Coordinamento interregionale Puglia-Abruzzo per riformare la Legge”

-Usi Civici è vicenda importantissima per l’Italia, in particolare per il centro sud. L’Abruzzo ne è al centro: perché ha dato i natali a Giuseppe De Thomasis, in Motenerodomo, liquidatore del regime fondiario feudale; perché una delle prime Regioni italiane ad legiferare in merito; perché gran parte del suo territorio e cittadini ne sono interessati.

La Regione Abruzzo ai suoi 305 Comuni e ai Comandi CFS Regionale e Provinciali ha chiarito che per tutto il territorio regionale “non sottoposto a verificazione demaniale” per la sentenza della Corte Suprema di Cassazione a Sezioni Unite Civili, n. 2598 del 16 agosto 1958 “è sussistente la cosi detta presunzione di demanialità”. Il quadro normativo nazionale, Legge n.1766 del 16 giugno 1927 e regionale con le LL.RR. tra le quali la n.25/88 ne definiscono il perimetro e il contenuto. 

Premesso ciò si fa fatica a comprendere la “polemicuccia localistica” montata dal gruppo di minoranza del Comune di Pizzoferrato, Tarantini-Ragnelli.

Bene il ricorso alla Legge come hanno annunciato sulla stampa. Auspichiamo che si rechino in Procura, Corte dei Conti, Antimafia e tutto ciò che può dar loro soddisfazione. Questo  leitmotiv del loro agire è singolare. Il giorno dopo le elezioni di maggio 2013 denunciarono il Comune, che loro stessi avevano amministratofino a poche ore prima, per aver rilasciato false residenze; qualche tempo dopo denunciavano il Comune di Gamberale per un progetto della pista di sci e da ultimo si minaccia di denunciare per gli Usi Civici. 

I dati della vicenda locale. A noi risulta che fino a maggio 2013 ad Amministrare e Controllare il Comune di Pizzoferrato siano stati proprio quelli che oggi si lamentano e denunciano.

1)Ma se erano così bravi e preparati perché in 5 anni non hanno risolto il problema?! 2)Si parla di “espropri”, in realtà trattasi di “reintegre”. L’istituto giuridico degli espropri contempla un “giusto compenso del valore del bene”, l’istituto della “reintegra” no. 3)E se fare ciò è così deplorevole, perché l’Amministrazione Tarantini-Ragnelli ha “tolto” a centinaia di pizzoferratesi circa 200 particelle di terreni, che si estendono su almeno 10 fogli di mappa, interessando diffusamente il territorio comunale dal centro alla periferia, per una superficie di almeno 200.000 metri quadrati?! Sprechi..?! Ma non è forse stata la Amministrazione Tarantini-Ragnelli  a tirare fuori almeno fino ad oggi, altre spese si dovranno ancora verificare, 23.115,05 euro per sostenere un ufficio demaniale comunale e consulenze senza produrre un solo risultato? 4)Circa il “Piano quotizzato”, ossia l’assegnazione ai cittadini dei terreni, non vi è traccia, mentre quello che si crede tale è un atto di commutazione dei canoni da beni in denaro. Documento da sempre conosciuto, sin dalla fine del ‘800 e riportato nel libro “Il viaggio della memoria” del 2005; 5)mentre l’avvocato Rodolfo Ludovici del foro de L’Aquila ha difeso per 20 anni il Comune di Pizzoferrato circa la demanialità di alcuni fondi e vincendo la causa in favore del Comune proprio usando il Progetto di Verifica contestato. 6)Riguardo alla Speciale Rappresentanza essa è stabilita per Legge e quanti non hanno concorso a formarla è perché hanno sbagliato a redigere la domanda di partecipazione presso la Regione Abruzzo. 

Questo è quanto risulta agli atti. Le polemicucce non interessano.

Prosta di Riforma: Aspetti nazionali. Interessa invece la seria battaglia che il Comune di Pizzoferrato e la Speciale Rappresentanza stanno combattendo a livello regionale e nazionale. Uniti nell’intento di difendere cittadini e territorio, diversi Comuni abruzzesi e del sud Italia, sindaci o responsabili del patrimonio, si stanno adoperando per emendare l’articolo 10 del Decreto Legislativo n.23 del 14 marzo 2011, il federalismo fiscale di Tremonti, che prevede la soppressione a decorrere del 1° gennaio 2014 di tutte le esenzioni e le agevolazioni tributarie, anche se previste in leggi speciali, e quindi vi rientrano sia le esenzioni di cui all’articolo 2 della Legge 692/1981 che dell’articolo 40 della Legge 1766/1927. L’imposta di registro non potrà essere inferiore a 1000 euro. Il tema tocca 450.000 abruzzesi e il 40% della superficie del territorio regionale. In tal senso sono stati interessati tutti i parlamentari abruzzesi ed in particolare l’on. Giovanni Legnini per le sue particolari responsabilità di governo. In tal senso il movimento riguarda anche altri Comuni, anche di altre Regioni. In particolare il Comune di Pizzoferrato sta lavorando in sintonia con il Comune di Sant’Agata di Puglia che, dal canto suo si sta rapportando ai parlamentari pugliesi, in particolare con l’on. Fitto. A breve si terrà in tal senso a Pizzoferrato un tavolo tecnico con parlamentari, rappresentanti regionali ed esperti per affrontare la questione. 

Sul piano regionale invece è più che mai necessaria una nuova legge regionale che oltre che affrontare tutti gli aspetti delicati del tema Demanio trasferisca la delega ai Comuni, come avviene in altre Regioni, come ad esempio in Puglia, per snellire e velocizzare le procedure.  Questo tema già segnalato all’attuale assessore regionale al ramo Mauro Febbo, sarà tema di dibattito e riforma per candidati della prossima campagna e del futuro legislatore regionale. Intanto a Pizzoferrato, con buona pace di Tarantini-Ragnelli, presso il Comune è possibile a tutti i cittadini, in modo del tutto gratuito presentare le domande per risolvere la questione come definito dalla Legge.