Mercoledì, 5 Giugno 2013 ChietiChieste sette condanne per traffico di rifiuti pericolosiL’accusa, a vario titolo, è associazione a delinquere e truffa. Chieste anche quattro assoluzioniSi è conclusa con sette richieste di condanna e cinque di assoluzione la requisitoria del pubblico ministero Giuseppe Falasca nel processo davanti al Tribunale di Chieti per associazione a delinquere finalizzata al traffico di rifiuti pericolosi tramite falsificazione di documenti di accompagnamento e certificati analitici. I fatti risalgono al periodo compreso tra il 2007 e il 2008. Quattro anni di reclusione sono stati chiesti per il responsabile della Seab di Chieti - ditta che avrebbe dovuto inertizzare i rifiuti -, Walter Bellia, e l’avvocato pescarese consulente dell’azienda, Maurizio Minichilli; due anni e sei mesi per Giuseppe Chiavaroli e Pietro Profeta, nove mesi per Bruno Giordano e Antonio Anglano, quest’ultimo accusato solo di truffa, quattro mesi per Giuseppe Marchionni e Cristina Greco, quest’ultima accusata solo di truffa. Richiesta di assoluzione per Antonio e Paolo Fontana, Francesco Maio, Paolo Ciervo, Simone Batilde e Massimo Colonna. |