Sabato, 17 Maggio 2025 VastoLo scalo ferroviario Porto di Vasto merita la massima attenzioneGiuseppe Forte, con una interrogazione,rilancia un progetto presentato dal ComuneGiuseppe Forte, consigliere comunale del Partito Democratico, con una nuova interrogazione consiliare rilancia le lamentele dei tanti viaggiatori, soprattutto pendolari di Vasto e del comprensorio, che utilizzano per i loro movimenti lo scalo ferroviario del Porto di Vasto. Una stazione dalla quale, in base alle promesse fatte, dovranno partire anche i binari dell'"ultimo miglio" che dovrebbe consentire il trasferimento delle merci direttamente sui moli del Porto di Punta Penna e viceversa. Il piccolo scalo ormai non riesce più a soddisfare le esigenze di una utenza cresciuta notevolmente negli ultimi anni. Forte, con la sua interrogazione che di seguito pubblichiamo, rilancia un progetto presentato dal Comune di Vasto, anni orsono, ai vertici di Ferrovie Italiane. Questo il testo della interrogazione: "Da notizie di stampa e da dichiarazioni rilasciate da autorevoli esponenti di questa Amministrazione Comunale si è appreso che Ferrovie Italiane non intendono intervenire per il potenziamento dello scalo Ferroviario Porto di Vasto. Una struttura molto frequentata soprattutto dai passeggeri pendolari che utilizzano i treni regionali per raggiungere i posti di lavoro o di studio e per far ritorno in città. Lo scalo non dispone di adeguati parcheggi ed i viaggiatori si vedono costretti a lasciare i loro mezzi nel piccolo piazzale antistante la stazione e lungo la stradina che dalla statale adriatica 16 consente di raggiungere l’ingresso della struttura. Molto spesso si vedono costretti a lasciare le auto lungo la trafficatissima statale corredo seri pericoli. Questa Amministrazione Comunale anni or sono presentò a Ferrovie Italiane, Direzione di Ancona, un progetto di massima elaborato da volenterosi tecnici di questo Ente, che prevedeva la realizzazione di un ampio parcheggio lungo il lato est dello scalo, ad una quota superiore rispetto a quella dei binari, raggiungibile con due ascensori. Una soluzione accolta, all’epoca, favorevolmente dai tecnici di Ferrovie Italiane che nella circostanza assicurarono il loro interessamento per andare incontro alle esigenze di una notevole e variegata utenza. Pertanto, lo scrivente con la presente I N T E R R O G A Le SS.VV. per conoscere le ragioni che avrebbero indotto i tecnici di Ferrovie Italiane a cancellare quella ipotesi progettuale; se questa Amministrazione intende reiterare la proposta progettuale per verificare lo stato delle cose e capire quali sarebbero gli ostacoli realizzare un intervento di adeguamento e di trasformazione di uno scalo molto frequentato e preferito dai cittadini viaggiatori".
GIUSEPPE FORTE |