Sabato, 19 Gennaio 2013 VasteseIn 18 anni l'impianto di Cerratina ha incassato 196 milioniL’Ecologica Sangro, gestore della discarica, svela le cifre dello smaltimentoIn 18 anni la discarica di Cerratina ha incassato dai 53 comuni-soci quasi 196 milioni di euro. Di questi però, solo il 46,82% è andato alla società che gestisce l’impianto, l’Ecologica Sangro, per un totale di 91.641.000 euro, centesimo più centesimo meno. Sono cifre astronomiche quelle presentate nei giorni scorsi dall’Ecologica Sangro negli uffici della prefettura davanti ad alcuni sindaci del comprensorio e ai responsabili dell’EcoLan spa, società proprietaria di Cerratina. «Vogliamo fare chiarezza una volta per tutte», spiega Alessandro Di Francesco, presidente dell’Ecologica Sangro, «e chiedere serietà da parte di chi giudica senza conoscere bene tutti i dati. Ci accusano di tariffe troppo alte, ecco quindi i dati, verificabilissimi e pubblicati in varie sedi, che attestano quanti soldi sono entrati e a chi sono andati».
La discarica. Dal 1995, anno in cui è stata aperta la discarica di Cerratina dopo la chiusura dell’impianto di Serre, la quantità di rifiuti conferita fino al 2012 è pari a 2 milioni e 255 mila tonnellate. Il prezzo medio storico della tariffa generale di conferimento è, secondo i calcoli dell’Ecologica, di 86,79 euro a tonnellata. Le tariffe. «Tuttavia», chiarisce Di Francesco, «in risposta a chi critica l’eccessiva onerosità della tariffa e chiede sconti rispondo che il prezzo di conferimento è determinato da vari aspetti. Nel totale risulta infatti che il gestore ha incassato meno del 47% degli incassi. Il resto se n’è andato nelle tasche dello Stato, del Consorzio comprensoriale smaltimento rifiuti, dei comuni di Mozzagrogna e Lanciano e della Regione». Il Comune di Lanciano. Conti alla mano il gestore della discarica più grande d’Abruzzo intende dimostrare a chi è andata una buona parte di quei 196 milioni di euro sborsati in 18 anni da un bacino di 160 mila residenti. Circa 600.000 euro sarebbero stati versati a titolo di ecoristoro al Comune di Mozzagrogna. È invece di 14 milioni e 824 mila euro la cifra versata nelle casse del Comune di Lanciano, sempre a titolo di ecoristoro. «Che fine hanno fatto quei soldi», domanda Di Francesco, «e come sono stati utilizzati?». Di certo non è stato versato un centesimo per il potenziamento e l’avvio della raccolta differenziata, mai partita nel comune di Lanciano che raggiunge a malapena il 30% di differenziata a fronte della percentuale del 65% che per legge doveva essere raggiunta entro il 31 dicembre del 2012. La Regione. Nelle casse dell’Emiciclo sarebbero invece arrivati oltre 30 milioni di euro. «Cosa ci ha fatto l’ente?», insiste Di Francesco. Di certo si sarebbero potuti prevedere parecchi investimenti nel settore dei rifiuti, lascia intendere l’Ecologica Sangro e non arrivare «all’emergenza di cui ci si lamenta in questi giorni». Il tributo dei comuni frentani allo Stato, sotto forma di imposte indirette è stato invece di 17 milioni e 793 mila euro. L’Ecolan. Alla società proprietaria della discarica, l’EcoLan spa, ex Consorzio smaltimento rifiuti, sarebbero toccati, secondo i conti dell’Ecologica, 26 milioni 443 mila euro che incidono sulla tariffa di conferimento del 13,51%. «Con quei soldi», fa notare ancora Di Francesco, «ci avrebbero pagato un impianto e mezzo di trattamento meccanico biologico. La società Ecologica Sangro», conclude il presidente, «alla luce di queste carte si domanda: l’incasso come gestore della discarica ha avuto una contropartita sotto forma di servizi forniti ai comuni, gli altri percettori di questi enormi ricavi invece cosa hanno fornito ai cittadini?». Daria De Laurentiis |