Mercoledì, 15 Dicembre 2010 Abruzzo

Toto: Pdl sprezzante, Fli va via. Di Stefano: ne faremo a meno

I veleni dello scontro parlamentare finiscono in Consiglio

Pubblicato su "Il Messaggero"

di LILLI MANDARA

PESCARA - In paradiso a dispetto dei santi proprio no: Daniele Toto volta le spalle e ritira la delegazione di Fli dal consiglio regionale. E’ appena stata bocciata la mozione di sfiducia a Berlusconi e sono da poco passate le due del pomeriggio, il consiglio regionale è in pausa pranzo quando il coordinatore regionale futurista dichiara che «il Pdl è sprezzante verso il ruolo di Fli in maggioranza» e che se i Berluscones ritengono di poter fare a meno di loro, arrivederci e grazie. Perchè sono settimane che una richiesta di incontro firmata dai consiglieri regionali e dal coordinatore è rimasta senza risposta, perchè non è possibile che il gruppo Fli apprenda dai giornali che la maggioranza metterà la tassa sulla benzina degli abruzzesi: un affronto per Daniele Toto e per Emilio Nasuti, se ne rendono conto anche il capogruppo Pdl Gianfranco Giuliante e il governatore Gianni Chiodi che acconsentono a convocare per questa mattina, alla vigilia del consiglio regionale straordinario sulla crisi economica, un incontro allargato a tutte le forze di maggioranza compresa Fli. Un’apertura, piccola piccola. Ma se si tratta di parlare di politica, allora il discorso cambia. E di parecchio.
Da Roma il vice coordinatore Pdl Fabrizio Di Stefano dice chiaro e tondo che dopo il voto di ieri alla Camera, la musica è finita e gli amici se ne andranno. «Ritengo non probabile nè proponibile, a questo punto, un incontro politico con i finiani dopo quello che è successo a Roma. E’ chiaro che il quadro regionale risentirà di quanto è accaduto e accadrà a Roma». Fine delle trasmissioni. Ma sarà difficile che il Pdl possa fare a meno di Fli in consiglio regionale soprattutto in vista del voto sul biancio. Difficile che all’Aquila si verifichi un bis o che i futuristi si spacchino, le colombe da una parte e il falco-Toto dall’altra. Nasuti, per quanto colomba almeno di animo è legatissimo a Rita Marino la segretaria di Fini, e quindi lealtà assicurata. La Stati è legatissima a Toto e quindi idem. L’anello debole è Rabuffo, sul quale si dirigono le sirene Pdl ieri vestite da Gianfranco Giuliante, ma fino a questo momento inutilmente. Insomma, Fli esce dal consiglio regionale e minaccia: «Se si ritiene che Fli sia superfluo nell’assetto di maggioranza o ininfluente ogni suo eventuale contributo politico o amministrativo, se ne trarranno serenamente le conseguenze», annuncia Toto che torna a precisare che a loro le poltrone non interessano. Poltrone che interessano invece moltissimo agli aspiranti assessori in lista di attesa per il rimpasto. Che probabilmente si chiuderà con due soli nuovi ingressi. La guerra tra Nicoletta Verì e Federica Chiavaroli si è conclusa con uno zero a zero e le due esponenti pidielline che ieri in consiglio non si sono guardate in faccia, probabilmente perderanno entrambe. «Non c’è qualcuno che vince o che perde - commenta la Chiavaroli - Gli equilibri in giunta per ora stanno bene così. L’assessore esterno è meglio che resti dov’è, potrebbe rendersi utile sostituirlo più in là». Quindi in giunta entreranno Giuliante e De Fanis mentre la Carpineta resterà in sella finchè la sua poltrona non dovesse rendersi necessaria per agevolare l’ingresso dell’Udc, se a Roma Casini dovesse dire sì a Berlusconi. La politica funziona così.