Lunedì, 19 Maggio 2025 AbruzzoI Direttori Generali della ASL abruzzesi bocciati dai tecniciPer i ministeri sono loro i veri responsabili del deficit della sanitàA qualche settimana dal tavolo di monitoraggi dell’11 aprile scorso, emergono altri particolari dai risultati del confronto tra i burocrati regionali (la politica non era ammessa) e i ministeri della Salute e dell’ Economia e Finanze: oltre alla lunga lista di contestazioni, anche su aspetti evidenti, per rispondere alle quali il Dipartimento sta lavorando, non senza difficoltà e senza un vero coordinamento, ci sarebbe stata una chiara bocciatura della gestione dei direttori generali a capo delle Asl abruzzesi. Sotto accusa il lavoro dei manager della Asl di Chieti, Thomas Schael, dal primo marzo nuovo commissario della Città della salute e della scienza di Torino, oggi sostituito da Mauro Palmieri, della Asl di Teramo, Maurizio Di Giosia, della Asl dell’Aquila, Ferdinando Romano e della Asl di Pescara, Vero Michitelli. Parti in causa per il debito della sanità abruzzese schizzato al 113 milioni per il 2o24, e che rischia di essere ben più alto nel 2025, tanto che dopo è scattato l’aumento dell’addizionale Irpef, i tagli al bilancio degli assessorati, già si vedono gli effetti sulla stretta sulle nuove assunzioni di amministrativi e per quel che riguarda il personale esterno. Tanto che in queste ore prosegue a L’Aquila la protesta dei 150 precari della Asl provinciale aquilana, che hanno sì ottenuto dal dg Romano, dopo che il dipartimento Salute l’aveva bloccata, una proroga tramite bando del servizio di supporto amministrativo, ma con poche garanzie del mantenimento del posto una volta che saranno assunti i vincitori del concorso. Tornando al tavolo, La stragrande maggioranza dei dirigenti nazionali avrebbe “consigliato” di dare il benservito ai manager considerati, da una prima analisi delle carte, i principali responsabili del debito che si annuncia fuori controllo, che ha raggiunto quota 113 milioni nel 2024, con proiezioni che lo danno oltre i 120 milioni nel primo trimestre 2025. Un “suggerimento” arrivato nel corso del tavolo coordinato dall’alto dirigente del Mef, Barbara Filippi, che vede la presenza dell’autorevole burocrate di origini aquilane, il responsabile del Dipartimento programmazione sanitaria del Ministero della Salute, Americo Cicchetti, che è stato riportato in Abruzzo, terra nella quale politica ed amministratori sono spaccati nella lettura del lavoro dei manager. Da un lato il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, di FdI, che con l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, ex Lega, che difendono a spada tratta i manager “che non hanno la maglietta dei partiti ma sono stati indicati da commissioni di esperti” tanto che “Torino ha scelto il nostro Schael”; dall’altro parte del centrodestra in Consiglio regionale, con in testa il presidente, Lorenzo Sospiri, di Fi, e il presidente della Commissione Sanità, Paolo Gatti, di FdI, che hanno chiesto la testa dei dg a più riprese, sollecitando anche a gran voce una riforma strutturale del comparto, l’ultima volta nella seduta del Consiglio dei primi di aprile quando è stato sancito l’aumento della addizionale Irpef per ripianare il debito. |