Venerdì, 10 Dicembre 2010 VasteseIl sindaco di Lanciano licenzia Di Fonzo dall'Ente FieraIl presidente destituito a quattro mesi dalla conferma: «Non ha un progetto valido»Pubblicato su "Il Centro"
di Stefania Sorge LANCIANO. Donato Di Fonzo non è più al vertice dell'Ente Fiera. Ieri mattina, inaspettatamente, il sindaco Filippo Paolini (Pdl) ha revocato l'incarico di presidente all'ex assessore regionale, confermato alla guida del Consorzio fieristico frentano appena quattro mesi fa. La motivazione ufficiale è la mancata presentazione del bilancio di previsione dell'Ente, da votare prima di Natale. Ma pesano mesi di polemiche tra il Comune e l'ormai ex presidente. Botta e risposta a distanza con l'epilogo di ieri mattina che provocherà polemiche. E' durato poco più di quattro mesi il secondo mandato di Donato Di Fonzo alla guida di Lancianofiera. Alla fine i contrasti con il sindaco Filippo Paolini sono esplosi più che ricomporsi. Di Fonzo era stato confermato al vertice dell'Ente Fiera lo scorso agosto. Era stato lo stesso primo cittadino ad avallare la sua conferma. Ma qualcosa era andato storto già al momento dell'insediamento del nuovo consiglio d'amministrazione (il Comune aveva proposto il consigliere Pdl Cesarino Bomba come coordinatore, ma gli era stato preferito l'uscente Ciro Pasquini), tanto da far chiedere a Paolini le dimissioni dei membri di nomina comunale, Di Fonzo compreso. I restanti mesi non sono stati idilliaci. A settembre il sindaco ha chiesto la revoca dell'incarico di coordinatore a Ciro Pasquini in quanto illegittimità. Adesso, a distanza di un paio di mesi, è arrivato l'epilogo, forse naturale ma di certo inatteso. La decisione è stata ufficializzata ieri mattina, dopo una lettera di sollecito inviata qualche giorno fa al presidente della Fiera, ma da questi ignorata. Il motivo della destituzione è la mancata presentazione del bilancio di previsione e di un progetto per l'Ente. «E' per il bene della Fiera», conferma il sindaco Paolini. A spiegare le ultime fasi della presidenza Di Fonzo è lo stesso primo cittadino: «Nell'ultima assemblea dei soci, più di un mese fa, era stato stabilito di dare un incarico esterno per la redazione del bilancio di previsione, da approvare prima di Natale. Con i soci presenti - l'assessore Febbo, la Provincia, la Bls - abbiamo condiviso l'impossibilità di votare quello presentato dal Cda che non aveva cuore, era una fotocopia di quelli degli anni passati». Da allora, però, la presidenza non ha mosso un dito. «Le polemiche precedenti non c'entrano niente», ribadisce adesso Paolini, «il fatto è che siamo alla fine dell'anno e la Fiera non ha un progetto, mentre era necessaria una programmazione triennale, a lunga gittata. Senza la Fiera di Lanciano non può competere in un mercato così difficile». Così il capo dell'amministrazione comunale ha deciso di voltare pagina. «Nominerò un altro componente nel Cda e l'organo di amministrazione designerà il nuovo presidente», annuncia Paolini. Sarebbe già pronto a tornare in Fiera Cesarino Bomba, la cui nomina fu respinta ad agosto. E Donato Di Fonzo che cosa farà? L'ex presidente della Fiera potrebbe decidersi ad ufficializzare la sua candidatura a sindaco nelle prossime amministrative a capo di una lista civica contro il Pdl del sindaco che lo ha cacciato dalla Fiera. |