Mercoledì, 5 Maggio 2010 Abruzzo

Suicidi: un agente di Polizia Penitenziaria si spara a Pescara

Era originario di Atri. Si è ucciso utilizzandola pistola d'ordinanza

Un uomo di 46 anni, M.A., agente penitenziario in servizio a Pescara presso il Nucleo Traduzioni e Piantonamenti, originario di Atri (Teramo), si e' ucciso ieri pomeriggio, nella sua abitazione, sparandosi un colpo alla tempia destra con la pistola d'ordinanza. Prima di togliersi la vita ha scritto un biglietto d'addio e ha riposto ordinatamente la divisa. L'assistente capo, che da gennaio era in congedo straordinario per motivi di salute, lascia la moglie e due figli adolescenti. A darne notizia e' Eugenio Sarno, Segretario Generale della UIL PA Penitenziari, il quale esprime "profondo dolore e vivo sconcerto" ed esprime "vicinanza" ai familiari e ai colleghi di Pescara. Sarano spiega in una nota che "sebbene non ci si possa ancora pronunciare compiutamente sulle motivazioni che hanno indotto il collega al suicidio, riteniamo di poter escludere quale causa scatenante la grave situazione del sistema penitenziario e delle penalizzanti condizioni di lavoro. Molto piu' probabilmente - aggiunge il rappresentante sindacale - le ragioni del suicidio vanno ricercate nella sfera privata ed economica del poliziotto penitenziario".