Mercoledì, 11 Novembre 2009 AbruzzoIntervento di Walter Caporale sul randagismoLa nostra regione è la sesta in Italia per numero di cani randagi (42.710)Il Capogruppo in Consiglio regionale dei Verdi-SD, Walter Caporale, ha presentato un progetto di legge quadro sul randagismo: “Norme sul controllo del randagismo, anagrafe canina e tutela degli animali di compagnia”. “Pur considerando abbastanza positivamente l'attuale normativa che ha permesso un più razionale e corretto approccio alla tutela degli animali d'affezione nella nostra Regione- ha spiegato Caporale - si ravvisa, sulla base dell'esperienza maturata in questi primi anni di applicazione, la necessità di alcune sue modifiche per renderla più coerente alla normativa nazionale e più rispondente alle necessità e realtà regionali. La nostra regione è la sesta in Italia per numero di cani randagi (42.710), mentre sono oltre 105.000 quelli che vivono nelle nostre famiglie (Fonte: Ministero della Salute, 2004). Rispetto all’attuale normativa (L.R. n. 86/99 e L.R. 8/04, che la mia proposta abroga) le innovazioni riguardano: 1) L’introduzione del concetto di Oasi etologica; 2) Il Pronto Soccorso veterinario. 3) Maggior rigore nella tutela degli animali: contro l’abbandono e il maltrattamento (segregazioni in ambienti inadeguati o in gabbie; addestramento ottenuto mediante violenza, percosse o costrizione fisica o psichica (si pensi all’uso dei collari elettrici o elettronici o con punte); 4) Il divieto di utilizzare animali per spettacoli pubblici o privati e come premi di giochi o lotterie; 5) L’aumento delle dimensioni degli spazi di cui i cani devono poter usufruire sia nelle strutture pubbliche che private (da mq. 4 a mq. 6 per ogni singolo cane); 6) L’abbattimento degli animali va effettuato solo se gravemente malati, incurabili o di comprovata pericolosità, accertata da 2 medici-veterinari” (già previsto dalla Legge quadro nazionale 281/91 e non recepito nella Legge regionale abruzzese); 7) Il maggiore coinvolgimento delle associazioni animaliste di volontariato nella gestione dei rifugi e nella promozione delle sterilizzazioni, dell’utilizzo del microchip e dell’anagrafe canina. 8) La possibilità, per gli anziani delle case di riposo, di poter ospitare animali da compagnia. “Inoltre, propongo che la Regione indennizzi le aziende agricole e zootecniche per le perdite di capi di bestiame causate da cani randagi o inselvatichiti accertate dal servizio veterinario delle ASL”. “Nel rispetto della normativa nazionale e per una maggiore efficacia degli interventi - ha porseguito Caporale - si chiariscono le competenze dei vari enti negli interventi di tutela e controllo degli animali randagi. Infine, rispetto al volontariato, si ritiene che questo possa essere il vero soggetto che può garantire il funzionamento dei servizi e salvaguardare il benessere degli animali”. “In assenza di stretta collaborazione con il volontariato, il nostro territorio regionale sarebbe alquanto carente rispetto al numero di strutture per randagi, alla prevenzione del randagismo, al controllo della popolazione canina e felina”. “Si ritiene quindi utile” ha concluso il consigliere Caporale “garantire una buona collaborazione con le associazioni che vanno maggiormente poste in rete e monitorate, e che possono assumere un ruolo diretto di gestione delle strutture di ricovero per randagi qualora i Comuni non siano in grado di provvedere autonomamente”.
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