Domenica, 11 Gennaio 2009 AbruzzoGiunta, An batte i pugni e avvisa Chiodi e gli alleatiVertice con Di Stefano: «Rispettare gli accordi pre-elettorali». Per Febbo vice presidenza e SanitàPubblicato su "Il Messaggero" del 10 gennaio 2009
di GIANCARLO DE RISIO L'AQUILA - Giuliante all'Ambiente non si tocca, e per la Sanità sarebbe stato lo stesso Chiodi a chiedere a Mauro Febbo, il più votato di Alleanza nazionale, di accollarsene la delega, una gatta da pelare che in fondo nessuno vuole. Di fronte alle voci insistenti sulla composizione della Giunta regionale, ora che con la proclamazione degli eletti il quadro s'è fatto più chiaro, An mette i paletti, per non dire che alza le barricate. Ieri è rientrato da Roma Fabrizio Di Stefano, senatore e coordinatore del Pdl, e ha tenuto un vertice con i suoi di An per «rimettere le cose a posto» e ricordare agli alleati gli accordi stretti con Chiodi alla vigilia delle elezioni. Tutto il resto, raccontano i bene informati, sono soltanto chiacchiere, voci lanciate ad arte con l'intento di rimescolare le carte in vista degli incontri che contano per la formazione della Giunta. E il vertice tra Di Stefano e gli uomini di An sarebbe servito per «rinfrescare la memoria a quanti fingono di aver dimenticato quali erano i patti». In soldoni An vorrebbe Febbo alla vice presidenza che però «da sola non serve a niente se non c'è anche un assessorato», Castiglione al Bilancio, il teramano Giandonato Morra allo Sport, Gianfranco Giuliante all'Ambiente e Luigi De Fanis ad una vice presidenza del Consiglio regionale. Da qui, dice An, non intendiamo muoverci di un millimetro. Un organigramma di bandiera? Forse. Qualcuno è convinto che alla fine An verrà a più miti consigli per non minare l' alleanza, anche perché non può lasciare tutti i problemi a Forza Italia che diversamente dovrebbe farsi carico pure delle richieste legittime di Rialzati Abruzzo (Carlo Masci), del Mpa (Giorgio De Matteis), e di quelle (ma molto meno) della Dc di Rotondi che vuole infilare in Giunta Luca Bergamotto pur bocciato alle elezioni (ma Chiodi non è disposto a fare concessioni di questo tipo perché vuole riservarsi la disponibilità di un assessorato esterno per uno dei suoi). Forza Italia, si diceva. Di problemi gli azzurri ne hanno parecchi. Tagliente sembra tagliato fuori ma scalpita: molti, nel partito, gli ripetono che deve bastargli l'essere stato eletto nel listino, ma lui avrebbe già protestato a Roma con Quagliariello come aveva fatto prima delle elezioni. E se Nazario Pagano sembra avviato alla presidenza del Consiglio regionale con la benedizione di Chiodi, c'è qualche difficoltà per sistemare altre pedine. Forza Italia vorrebbe due donne in giunta (e tutto lascia credere che alla fine le avrà): Daniela Stati, in pole position per l'Agricoltura (che potrebbe andare anche a Febbo), e Nicoletta Verì (al Lavoro?). Più Lanfranco Venturoni alla Cultura. Ma della Stati s'è detto: il coordinatore Filippo Piccone non la vuole e punta su Walter Di Bastiano. Quanto alla Verì non ci sarebbero veti al momento. Ma i nodi da sciogliere sono diversi, anche se Chiodi non sembra preoccupato: «Assessori esterni? Certo che li voglio, stiamo valutandone i costi. A me interessa fare una Giunta di qualità. Le richieste dei partiti? Normale dialettica. Ma tutto sarà chiaro presto: il 15, il 16, insomma a metà mese la Giunta sarà fatta». |