Domenica, 4 Febbraio 2007 Notizie

L'Italia senza calcio piange la morte dell'Ispettore Filippo Raciti

Sarebbe stato un grosso sasso a provocare la morte dell'ispettore della Polizia di Stato

A causare la morte dell'ispettore Filippo Raciti durante i disordini del derby Catania-Palermo non sarebbe stata l'esplosione di una bomba carta ma un' emorragia al fegato. E' quanto ha accertato il primo esame medico legale eseguito sulla salma. Lo ha reso noto il procuratore aggiunto Renato Papa spiegando che la diagnosi redatta dal dottore Giuseppe Ragazzi parla di: ''Trauma addominale e fratture multiple del fegato, compatibili con un colpo contundente di importante adeguatezza lesiva''. Secondo questa ipotesi, a causare il decesso e' stato dunque il masso che avrebbe sfondato torace e addome dell'ispettore, che ha colpito l'investigatore prima dell'esplosione della bomba carta. "Adesso le indagini si fanno più difficili perché dobbiamo esaminare un arco di tempo più ampio", ha poi osservato il procuratore Papa commentando i primi esiti dell'autopsia sul cadavere. L'oggetto, probabilmente un masso, potrebbe aver colpito Raciti anche prima dell'esplosione della bomba carta che in un primo momento sembrava essere la causa del decesso. "Se prima dovevamo controllare un arco di tempo compreso tra le 20:31 e le 20:34 - sottolinea il procuratore aggiunto di Catania - adesso dobbiamo allargare il campo d'azione, anticipandolo almeno alle 20. Non posso nascondere che le indagini si fanno ancora più difficili". Il procuratore ha anche confermato che il coinvolgimento dell'ufficio della Direzione distrettuale antimafia è avvenuto perché si cercano eventuali collegamenti con il mondo della criminalità organizzata. PANCALLI, DECISIONE RINVIATA DOPO FUNERALI - ''La sospensione dei campionati e' una decisione da cui non mi spostero' fino a quando lunedi' con il governo non avro' affrontato le questioni piu' importanti. Qualsiasi decisione comunque per rispetto e' rinviata a dopo i funerali''. Cosi' il commissario straordinario della Figc Luca Pancalli ha parlato al termine della Giunta straordinaria del Coni convocata dopo la tragedia del derby Catania-Palermo.La Giunta ha deciso di prolungare la gestione commissariale della Federcalcio. Lo ha annunciato il presidente del Coni, Gianni Petrucci, aggiungendo che per il 28 febbraio e' stato convocato il Consiglio nazionale che deliberera' la proroga del commissario della Figc, Luca Pancalli.Pronto un pacchetto di iniziative e di nuove norme per contrastare l'emergenza violenza negli stadi. La Giunta Coni ha fatto d'intesa con la federcalcio delle proposte per regolamentare meglio gli stadi: con riferimento al decreto Pisanu, tra le nuove proposte c'e' quella di rifiutare la licenza per la prossima stagione agli impianti non a norma. I FUNERALI IN CATTEDRALE - I funerali dell'ispettore capo di Polizia Filippo Raciti saranno celebrati domani alle ore 12 nella cattedrale di Catania, in contemporanea con il Pontificale della festa della patrona della citta', Sant'Agata. A celebrare la funzione saranno l'arcivescovo metropolita di Catania Salvatore Gristina e monsignor Paolo Romeo, nunzio apostolico in Italia, che il 10 febbraio prossimo si insediera' come arcivescovo di Palermo. Lo ha reso noto l'arcivescovado di Catania, sottolineando che ''monsignor Romeo si assocera' alla nostra devozione verso la Santa Patrona e portera' alla famiglia dell'ispettore Raciti e alla citta', duramente provati dai gravi fatti accaduti venerdi' sera, il sostegno e l'incoraggiamento del Santo Padre Benedetto XVI''. NUOVI ARRESTI, TROVATE BOMBE CARTA - Sale complessivamente a 29 il numero delle persone fermate da polizia e carabinieri nell'ambito delle indagini sui disordini di venerdi' scorso allo stadio Massimino. Altre sette persone sono state infatti arrestate dalle forze dell'ordine, ma a nessuno di loro e' contestato l'omicidio dell'ispettore capo Filippo Raciti. Durante l'operazione, gli investigatori hanno anche sequestrato in un negozio gestito da quattro senegalesi, che sono stati arrestati, un centinaio di oggetti esplosivi, tra petardi e bombe carta. Nel negozio c'erano anche bandiere e attrezzature solitamente utilizzate dagli ultras del Catania. Secondo quanto riferito dalla Procura di Catania, dei 29 arrestati due sono organici a gruppi degli ultras del Catania, gli altri sono abituali frequentatori della curva nord del Massimino e sono definiti come inseriti in gruppi di tifosi organizzati.Durante la conferenza stampa i magistrati della Procura di Catania hanno sottolineato che ''le indagini sono svolte a 360 gradi'' e che ''sarebbero emersi allo stato collegamenti tra l' omicidio dell' ispettore e la criminalita' organizzata''. Indagini sono in corso, invece, per scoprire i ''rapporti tra mafia e ultras nel traffico di droga e armi''. Secondo questa tesi, gli ultras ''sarebbero clienti abituali della criminalita' organizzata nell' acquisto di sostanze stupefacenti e armi''.