Sabato, 29 Ottobre 2005 NotizieAnche contro il Cisco Roma la Pro Vasto ha mantenuto l'imbattibilità esterna (1 a 1)Biancorossi in vantaggio, grazie ad una spettacolare rete di Schettino, raggiunti su inesistente calcio di rigoreContinua l'imbattibilità esterna della Pro Vasto che, pareggiando per 1 a 1 sul terreno dello stadio "Flaminio" con il Cisco Roma, ha visto salire a cinque il numero delle gare esterne portate a termine senza subire sconfitte. La formazione allenata da Danilo Pierini contro la forte formazione laziale ha confermato il suo felice momento e la predisposizione a giocare le gare esterne nelle quali i suoi elementi riescono ad esprimersi al meglio. Sotto la guida di Pierini, in tre gare, due delle quali giocate fuori casa, la Pro Vasto ha ottenuto ben 7 punti. Quasi una media da primato come da primato è la media del rendimento esterno che su cinque gare disputate vedono la formazione abruzzese accreditata di ben 9 punti, frutto di due vittorie e tre pareggi. Al "Flaminio" il portiere Marconato ha perso la imbattibilità esterna, anche se solo su calcio di rigore.
Una punizione apparsa a tutti esagerata decisa dall'incerto direttore di gara che è risultato il dodicesimo uomo in campo per il Cisco Roma. Infatti, la Pro Vasto, che era passata in vantaggio al 22' del primo tempo con il bravissimo Schettino, abile nel depositare la palla in rete dopo una splendida triangolazione della squadra, è stata costretta a giocare i due terzi della ripresa in dieci uomini per la inopinata espulsione di Cacciaglia reo di aver compiuto un fallo su di un avversario. Nel primo tempo, con Morante lanciato a rete, un difensore del Cisco aveva commesso un fallo da ultimo uomo senza, per altro, essere espulso. Insomma, un arbitro che ha usato due pesi e due misure.
Ma la Pro Vasto - ed in questo senso il pareggio acquista maggior valore - ha saputo reagire anche alle ingiustizie arbitrali portando in porto un pari che vale oro. Si può dire, senza ombra di smentite, che al "Flaminio" la Pro Vasto si è vista scippare due punti per un calcio di rigore inesistente letteralmente inventato dal signor Baracani di Firenze. Gli stessi giocatori e la panchina laziale non credevano al "dono" che il direttore di gara stava facendo nei loro confronti. Ma torniamo alla partita. La difesa della Pro Vasto ha dominato letteralmente la propria fascia di campo in virtù di una saggia applicazione degli schemi difensivi che vedevano Ciano e Prosperi a presidiare le fasce laterali e la coppia centrale, formata da Cresta e Di Meo, sempre precisa e puntuale in tutti gli interventi. Il portiere Marconato si è limitato a presidiare la propria area con uscite aeree senza mai subire tiri diretti in porta. Il centrocampo ha avuto in Cazzola un intenditore ed ispiratore delle manovre d'attacco davvero eccezionale.
Il goal del vantaggio scaturiva proprio da un suo intervento a centrocampo con rapido capovolgimento di fronte sulla linea d'attacco. Ma già prima del goal, in ben due occasioni, i biancorossi erano andati vicinissimi alla marcatura. Somma si è sacrificato in un duro lavoro anche di copertura, quando è stato necessario, mentre Morante, lì davanti, ha fatto reparto da solo impegnando severamente la difesa laziale. Schettino, un ragazzino che Pierini ha saputo valorizzare, ha fatto la differenza giocando alla grande e depositando in rete un pallone d'oro servitogli dei compagni di squadra. Nella ripresa, quando è uscito Cacciaglia, perché espulso, il mister ha saputo ridistribuire i compiti in campo consentendo ai suoi di giungere al triplice fischio finale senza troppi affanni. "Ora - ci diceva Maurizio Natali a fine gara - non dobbiamo montarci la testa. Questi ragazzi stanno dimostrando tutto il loro valore contro avversari decisamente quotati. Qui, a Roma, lasciamo due punti d'oro che avremmo meritato di riportare a Vasto".
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