Giovedì, 3 Aprile 2008 NotizieLiberate Ingrid Betancourt: l'ambasciatore italiano in Colombia risponde a Lapenna"Benvenuta l'iniziativa umanitaria del Comune di Vasto, cui va la gratitudine della madre di IngridL'ambasciatore italiano in Colombia risponde: "Benvenuta l'iniziativa umanitaria del Comune di Vasto, cui va la gratitudine della madre di Ingrid, con cui ho parlato anche in questi giorni". Partecipate anche voi cliccando sul sito del Comune www.comune.vasto.ch.it
Sarebbero sempre più critiche le condizioni di Ingrid Betancourt, l'ex candidata presidenziale franco-colombiana nelle mani delle Farc. Secondo quanto affermato dalla radio colombiana, la donna, malata di epatite b e leishmaniosi, sta rifiutando cibo e medicine e ha urgente bisogno di trasfusioni di sangue. Intanto il governo francese, più degli altri, sta attivando canali diplomatici per la liberazione dell'ostaggio.
L'Amministrazione Comunale di Vasto, in seguito all'incontro dell' Otto Marzo, dedicato alle donne della cultura e della politica, ha dato avvio ad una campagna, anche da Vasto, di adesione per la liberazione della Betancourt, prigioniera delle Farc dal 23 febbraio 2003.
"La situazione si è molto complicata nelle ultime settimane - afferma il Sindaco La penna - perché gli sforzi per la liberazione della Betancourt sono stati seriamente compromessi dall'operazione dell'esercito colombiano, che il mese scorso ha attaccato una base delle Farc in Ecuador, lo scontro diplomatico si è acuito, ma un accordo è ancora possibile.
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Molti cittadini stanno aderendo alla nostra iniziativa. Ogni giorno arrivano e-mail tramite il sito internet del Comune di Vasto" alla segreteria del Sindaco del Comune di Vasto,alla F.I.C.I.B. (Federation Internationale des Comitès Ingrid Betancourt,che fa capo alla sorella Astrid) e all'ambasciatore italiano in Colombia Antonio Tarelli, perchè le inoltri alla famiglia Betancourt e sostengano le relazioni diplomatiche e le azioni umanitarie.
La consigliera Marisa Ulisse ha contattato nelle settimane scorse l'ambasciatore italiano in Colombia Antonio Tarelli che ha prontamente risposto con la seguente lettera:
Gent.ma Sig.ra Ulisse,
La ringrazio per la cortese lettera che mi ha inviato il 25 marzo scorso e cerchero' di rispondere ai Suoi quesiti.
1. Negli ultimi anni sono giunte a questa Ambasciata (ed a me stesso dal 2006) varie manifestazionidi solidarietá con Ingrid Betancourt da parte di Comuni italiani ed anche da numerosi nostri concittadini, preoccupati per la sua sorte.
Tutte le lettere o e-mail sono state trasmesse alla madre di Ingrid, Signora Yolanda Pulecio Betancourt,che ho accompagnato in febbraio in Italia. A Roma la signora e' stata ricevuta dal Papa e da diverse personalita' politiche e religiose, tra cui il Ministro degli Esteri,On.D'Alema, l'allora Sindaco di Roma,Veltroni, il Pres. della Camera On.Bertinotti, nonche' il Vescovo di Loreto ed il Priore del Convento francescano di Assisi. Il movimento di solidarieta' suscitato in Europa dalla triste vicenda di Ingrid B. é ben noto al Governo colombiano ed anche alle FARC, che la tengono prigioniera da sei anni nella selva .Le dichiarazioni di solidarieta' con Ingrid B., costituiscono di certo un conforto per la famiglia Betancourt, e cioe' per la madre residente a Bogota' e per i due figli, il marito e la sorella residenti a Parigi, ma difficilmente possono esercitare un'efficace pressione sui sequestratori.
2. Le FARC tengono tuttora nelle loro mani, in varie localita' della selva equatoriale (estesa su oltre mezzo milione di km2) circa 700 persone, sequestrate da molti anni, quasi tutte a scopo di estorsione (il riscatto é infatti una delle fonti di finanziamento della guerriglia, insieme con i proventi del controllo di canali del narco-traffico).
Diversa é invece la situazione di Ingrid e di altre 39 persone sequestrate, cui la guerriglia ha attribuito uno status di "prigionieri politici" , in quanto personalita' politiche ovvero militari ed agenti di polizia.
Questi ultimi potranno venire liberati solo dopo un "Accordo umanitario", mediante lo scambio con un certo numero di guerriglieri detenuti nelle carceri colombiane.
Le condizioni per tale accordo di scambio sono da anni tema di duro scontro fra le FARC, le cui richieste sono respinte dal Governo colombiano, il quale -a sua volta- ha posto altre condizioni, parimenti rifiutate dalla guerriglia.
Tutto cio' ha bloccato la situazione ormai da diversi anni, malgrado i tentativi di mediazione della Croce Rossa Internazionale (CICR) e di tre Paesi (Spagna,Francia e Svizzera), a suo tempo accettati come "facilitatori".
3. Anche il nostro Governo ha manifestato ripetutamente la propria disponibilitá a dare un contributo politico per facilitare un'intesa tra le due Parti e recentemente il Pres.francese Sarkozy (Ingrid B. e' anche francese e quindi cittadina dell'U.E.) ha proposto di formare un "gruppo di Paesi amici", europei (fra cui l'Italia) e latino-americani, per sbloccare l'attuale situazione di stallo. Il Governo colombiano appare finora contrario ad accettare tale proposta (anche per le recenti note divergenze con il Pres. venezuelano Chavez), ed ha invece dato mandato esclusivo alla Chiesa cattolica
colombiana di sviluppare iniziative di mediazione.
4. La questione é estremamente complessa e molti "attori" internazionali (fra cui, oltre a noi, alla Francia ed altri Paesi dell'U.E.) anche grandi Paesi vicini -come Brasile,Cile ed Argentina- si sforzano di trovare una via d'uscita all'attuale vicolo cieco, mentre si protrae la prigionia di Ingrid (e degli altri compagni di sventura) con gravi rischi per la sua incolumita' e per le sue precarie condizioni di salute (come purtroppo
risulta dalla recentissima testimonianza di una persona appena liberata, dopo una lunga prigionia nello stesso luogo di Ingrid ).
Mentre la recente liberazione da parte delle FARC - su richiesta del Pres. Chavez - di sei sequestrati "politici" (tre donne e tre uomini, quasi tutti ex-parlamentari, come la stessa Ingrid) ha acceso una luce di speranza anche per gli altri ostaggi civili, non si possono far previsioni sui tempi dell'auspicata liberazione di Ingrid , forse proprio perche' lei rappresenta una carta negoziale di grande importamza per le FARC, data la sua popolarita' internazionale e l'impegno diretto del Presidente francese in suo favore.
5. Cio' non significa peraltro che convenga "tacere": al contrario mi sembra benvenuta l'iniziativa umanitaria del Comune di Vasto, cui va la gratitudine della madre di Ingrid, con cui ho parlato anche in questi giorni. Spero che questa mia possa contribuire a chiarire i termini della difficile e penosa situazione, in cui versano Ingrid, gli altri ostaggi e tutti i loro familiari.
Colgo l'occasione per inviare i migliori saluti a Lei ed agli altri rappresentanti del Comune di Vasto, promotori della "campagna per Ingrid Betancourt".
Con viva cordialita'
Antonio Tarelli
N.B. La presente e' diretta, per opportuna conoscenza, al Min.Plen.Michele Giacomelli,
Capo dell'Ufficio III della Dir.Gen.per i Paesi delle Americhe, Ministero degli Affari Esteri.
L'amministrazione comunale di Vasto rivolge un appello alla città : "Chiediamo ai cittadini/e, ai ragazzi e le ragazze della nostra città , ai partiti politici, alle forze sindacali, alle associazioni, di aderire alla campagna umanitaria per la liberazione della Betancourt , perché i governi proseguano, senza indugio le trattative con le FARC , e si dia subito, assistenza medica a Ingrid Betancourt.
Colleghiamoci con il sito del comune di Vasto "www.comune.vasto.ch.it "n primo piano troveremo l'iniziativa "Vasto per Ingrid". Basta mandare una e-mail per aderire alla campagna per la sua liberazione".
www.comune.vasto.ch.it
Campagna per la liberazione di Ingrid Betancourt.
Ingrid Betancourt
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