Sabato, 17 Novembre 2012 Vasto

La testimonianza di fede e di missionarietà evangelica di Claudia Koll

"Ho scoperto di avere un Padre che mi ha aiutato a ritrovarLo, io che l’avevo abbandonato"

Arrivata, Venerdì 16 novembre, nella Chiesa di S. Paolo, accompagnata da don Gianni Sciorra, con l’atteggiamento composto e umile, che attualmente la contraddistingue, l’attrice Claudia Koll ha voluto prima sostare per alcuni minuti di raccoglimento dinanzi alla reliquia del Beato Giovanni Paolo II, per poi invitare tutti i presenti (la Chiesa era stracolma di gente) ad innalzare una preghiera allo Spirito Santo e alla Madonna.

Ha iniziato, quindi, la sua testimonianza di fede con queste incisive parole: “Sono una figlia di Dio. Ho scoperto di avere un Padre che mi ha aiutato a ritrovarLo, io che l’avevo abbandonato. Prima di convertirmi disprezzavo anche Papa Giovanni Paolo II e non condividevo i suoi discorsi e i suoi atteggiamenti. Dopo l’ho amato con tutto il mio cuore di credente”.

“Alla prima udienza, a cui ho partecipato, - ha proseguito l’attrice – avvenuta il 1 ottobre 2003, giornata dedicata alle Missioni, mi è stata regalata la chiamata alla missionari età. Ciò che più mi ha colpito quel giorno è stata la fragilità fisica di Giovanni Paolo II: l’ho visto ammalato, ho toccato la sua mano gelida. Ma in lui ho riconosciuto la sofferenza del Cristo. L’ho rivisto in altre udienze, ma in quel primo incontro ho notato un grande amore nei suoi occhi e soprattutto ho imparato il suo donarsi per gli altri fino alla fine”.

A questo punto il discorso della Koll si è agganciato al tema di Gesù Misericordia, tanto caro a Papa Wojtyla. L’attrice ha fatto un preciso riferimento a Santa Faustina Kowalska, l’apostola della Divina Misericordia, che appartiene oggi al gruppo dei santi della Chiesa più conosciuti e attraverso la quale il Signore ha mandato al mondo il grande messaggio della misericordia divina.

“La mia conversione – ha aggiunto Claudi Koll – è legata proprio al felice incontro con la Divina Misericordia. Ero sola nella mia stanza (erano 20 anni che non mi confessavo). All’improvviso mi sono accorta che con i soldi e con il successo non mi salvavo. Ho afferrato un crocifisso e ho recitato il Padre Nostro. Allora una grande pace è scesa nel mio cuore. In seguito nel cammino di conversione Dio mi ha indicato la strada dell’amore. Da qui è nata l’Associazione “Le opere del Padre”, che ha come spiritualità la Divina Misericordia, tema molto caro a Giovanni Paolo II, che prima di morire, ha istituito la Festa della Divina Misericordia, da celebrarsi nella prima domenica di Pasqua”.

La seconda parte della testimonianza della Koll ha riguardato l’approfondimento della “Lettera agli artisti” (1999) di Giovanni Paolo II, lettera che l’attrice ha avuto modo di leggere in un ritiro spirituale, svolto a Cuneo con Padre Andrea Gasparino. “In essa - ha detto la Koll - il Papa ha affidato agli operatori dell’arte un grande compito: quello di lasciare un segno nella società”. Ed ha concluso: “Dopo la conversione il mio impegno come artista è quello di interpretare ruoli consoni alla mia nuova vita. Ecco perché ho accettato di far parte, prendendone anche la direzione, dell’Accademia dello Spettacolo delle Star, aperta nel 2007dalle Suore Orsoline della Sacra Famiglia di Roma”.

LUIGI MEDEA