Venerdì, 26 Dicembre 2025 Vasto

Il presepe di S. Maria Maggiore tra innovazione e tradizione

Il parroco don Domenico Spagnoli illustra la composizione dell'artista realizzazione

Il presepe di S. Maria Maggiore rispetta quest’anno un impianto tradizionale ed innovativo allo stesso tempo.
In primo piano si trova la Natività che è però incastonata all’interno di una particolare grotta con diversi paesaggi: per venire alla luce, per uscire dal fondo, dal vicolo cieco, è necessario avvicinarsi al Bambino di Betlemme che diventa luogo di incontro tra il passato (le statuine) e il presente (i visitatori del presepe).
L’ambiente è caratterizzato dal ciclo circadiano in cui notte e giorno si alternano segnando il lavoro e il riposo. Le varie attività e botteghe sono lungo la strada che può condurre alla Santa Famiglia, ma occorre decidersi e quindi lasciare il “da fare” per andare ad adorare Gesù.
In secondo piano si coglie la presenza della nostra Chiesa di S. Maria Maggiore quale rimando al luogo in cui i cristiani si ritrovano per celebrare l’Eucaristia che rende presente, in modo speciale, quella carne che si fa pane di vita: ogni celebrazione è occasione di toccare quel corpo fragile e glorioso donato agli uomini.
Sullo sfondo si possono ritrovare delle riproduzioni delle nostre montagne, il Gran Sasso e la Maiella, simboli del nostro territorio e invito a quella fatica del cammino nella certezza che l’incontro con Dio è possibile però perché Lui si è abbassato, Lui è disceso.
Vicino alla Natività si trova anche un tronco reciso dal quale spunta un germoglio che richiama la profezia di Isaia: “Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici” (Is 11,1); dove l’uomo pensa che tutto sia finito Dio continua a sorprendere suscitando nuova vita. Gesù è quel Messia che restituisce vita e speranza.
Si noti, alle spalle della Natività, un muro diroccato simbolo dell’uomo vecchio che deve “morire” lasciando lo spazio all’uomo secondo lo Spirito. Il credente accoglie la visita di Dio e si lascia guidare dalla luce della Grazia, quella luce che brilla sempre sul Bambino Gesù: la cometa e le stelle che fanno da cornice al nostro presepe  vorrebbero essere un incantevole invito a camminare verso l’Emmanuele.
Don Domenico Spagnoli
.